Musica I Beatles del 1969 raccontano come è nato «Let it be»

SDA

26.8.2021 - 15:19

I Beatles spiegano come è nato "Let it Be"
I Beatles spiegano come è nato "Let it Be"
Keystone

240 pagine per raccontare la storia della creazione, da parte dei Beatles, dell'album «Let it be» nel 1970, attraverso le loro parole. È «Beatles: Get Back» il libro capolavoro in uscita mondiale il 12 ottobre, che in Italia sarà pubblicato da Mondadori.

Keystone-SDA

In queste pagine sono state trascritte con un lavoro certosino le 120 ore di registrazione delle sessioni in studio della band, e sono state raccolte centinaia di immagini inedite, tra cui le foto fatte da Ethan A. Russell e Linda McCartney.

Nel libro, arricchito da una prefazione di Peter Jackson e da un'introduzione di Hanif Kureishi, i testi sono stati curati da John Harris, che li ha trascritti dalle conversazioni originali che John, Paul, George e Ringo hanno fatto durante le tre settimane della registrazione, culminata nel famoso concerto sul tetto degli Apple Studios, l'ultimo della band. «The Beatles: Get Back», pubblicato in inglese da Callaway Arts & Entertainment e Apple Corps Ltd, è il primo libro ufficiale, dopo il bestseller internazionale The Beatles Anthology, ed è disponibile in dieci edizioni, compresa quella in italiano.

E' un'aggiunta speciale ed essenziale al documentario in tre episodi, «THE BEATLES: GET BACK», a cura di Peter Jackson, che sarà disponibile in esclusiva su Disney+ il 25, 26 e 27 novembre 2021. Il libro aiuta a compiere un viaggio indietro nel tempo, fino al gennaio del 1969, l'ultimo anno in cui i Beatles sono stati insieme come band. In quel momento l'album The BEATLES ("The White Album") è ancora primo in classifica, ma il prolifico gruppo si riunisce a Londra per un nuovo progetto, inizialmente intitolato Get Back.

In 21 giorni, prima ai Twickenham Film Studios e poi nei loro nuovissimi Apple Studios, con fotocamere e registratori a nastro per documentare il lavoro quotidiano, la band prova un'enorme quantità di canzoni, vecchie e nuove, in preparazione a quello che sarà il loro ultimo concerto dal vivo, quello sul tetto degli Apple Studios, quello più famoso, quello che ha fermato Londra intera.

Secondo la leggenda quelle sessioni sono state tempi cupi per una band che si stava sfasciando, ma Hanif Kureishi scrive nell'introduzione al libro: «In realtà è stato un momento estremamente produttivo per loro, durante il quale hanno creato alcuni dei loro pezzi migliori. E in questo libro abbiamo il privilegio di assistere alle loro prime prove, agli errori, alle divagazioni e alle digressioni, alla noia, all'esaltazione, all'improvvisazione giocosa e alle svolte improvvise che hanno portato a quello che di loro conosciamo e ammiriamo.»

Queste sessioni, da cui sono nati l'album «Let It Be» e il film distribuito nel maggio del 1970, rappresentano l'unico momento dell'intera carriera dei Beatles in cui i quattro sono stati filmati estensivamente, mentre si trovavano in uno studio a creare e registrare musica. Le loro conversazioni sono state registrate e contemporaneamente sono stati fotografati in situazioni uniche e irripetibili.

Il documentario di Peter Jackson racconterà queste sessioni utilizzando le 55 ore di ripresa originaria, realizzata da Michael Lindsay-Hogg nel 1969 con una pellicola da 16mm ora restaurata, e le 120 ore di registrazione audio per lo più mai ascoltate. Diversi frame in alta risoluzione, presi dallo stesso filmato restaurato, arricchiscono il libro. Sono inoltre in uscita per Universal Music il 15 ottobre e disponibili per il preorder dal 26 agosto le nuove edizioni speciali di «Let It Be», l'album dei Beatles uscito l'8 maggio del 1970, in digitale e cinque formati fisici in CD e vinile tra cui una versione Super Deluxe con libro di 105 pagine, nuovi Mix Stereo, 5.1 Surround E Dolby Atmos e arricchite con registrazioni di sessioni, prove e jam in studio mai pubblicate prima d'ora, oltre a Get Back, l'album inedito con il mix di Glyn Johns del 1969.

̈Il disco è stato rimixato da Giles Martin con il fonico Sam Okell usando come guida la versione «prodotta su album» da Phil Spector e riprendendo le registrazioni originarie effettuate negli studi di Twickenham, nello studio della Apple e sul terrazzo della Apple del gennaio 1969.