Guerra cyber Italia sotto attacco hacker dopo la visita di Meloni a Kiev

pab

22.2.2023

Immagine illustrativa d'archivio.
Immagine illustrativa d'archivio.
KEYSTONE

L'attacco hacker, stando alle testate d'informazione della Penisola, in particolare «La Repubblica», ha colpito siti del governo, delle imprese, dei carabinieri e delle banche. Sarebbe iniziato nelle prime ore del mattino di mercoledì. L'offensiva è stata rivendicata dal collettivo «No name» che chiama in causa la visita di Meloni a Kiev su Telegram: «Colpita l'Italia russofoba».

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Stando a «La Repubblica», che ne riferisce nella serata di mercoledì, il gruppo di hacker russi «NoName 057(16)» ha rivendicato un massiccio attacco informatico all’Italia. Una decina in totale le offensive a siti istituzionali e aziendali italiani.

Il collettivo  ha detto di aver agito in risposta alla visita di Giorgia Meloni in Ucraina.

Tra i siti presi di mira ci sarebbero quello dei Carabinieri, del Ministero degli Esteri, della Difesa ma anche quelli di società come Tim e della banca Bper. Le pagine istituzionali hanno, a volte, problemi di accesso. Nessun impedimento noto, finora, per quelle aziendali.

Chi c'è dietro «No Name»

Stando a un documento della società di sicurezza informatica Google Mandiant dietro a No Name ci sarebbe un collettivo di hacker vicini ai servizi segreti esteri russi.

NoName 057(16) è tra i gruppi russi più attivi nella cyberguerra. Sarebbe stato creato un anno fa, a marzo 2022. Si è reso subito protagonista di una serie di attacchi contro enti governativi e infrastrutture critiche in Ucraina e nei Paesi che la aiutano, in particolare Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Slovacchia, Norvegia e Finlandia.

Le loro azioni sarebbero piuttosto sofisticate e difficili da prevedere. Un attacco che, viene spiegato, è stato più complicato da gestire rispetto a quelli sferrati finora all'Italia dai criminali informatici.

L'accresciuta pericolosità verso l'Italia sarebbe, secondo La Repubblica, una reazione all'appoggio di Roma a Kiev. L'Agenzia nazionale per la Cybersicurezza fa sapere di essere a lavoro sul caso e di stare «seguendo gli eventi già dalle prime ore della mattinata».

Si tratta di attacchi Ddos

La rivendicazione è arrivata mercoledì sui canali Telegram del gruppo. Stando a La Stampa il collettivo in queste ore sta continuando a condividere messaggi con dettagli di nuovi attacchi e annunciandone altri nelle prossime ore.

Si tratta, spiega il giornale, di attacchi Ddos - Denial of service attack. Hanno luogo con un'offensiva coordinata di decine di migliaia di tentativi di accesso a dei siti simultaneamente, che hanno come risultato quello di far crollare i server.

I messaggi degli hacker

«L’Italia fornirà all'Ucraina il sesto pacchetto di assistenza militare, che includerà tre tipi di sistemi di difesa aerea», hanno scritto gli hacker sul canale Telegram. I messaggi sono stati condivisi con l’immagine di un orso, chiaro riferimento alla Russia, che da una zampata alla bandiera italiana.

«Come ha detto il primo ministro italiano Giorgia Meloni durante una conferenza stampa a Kiev, si parla dei sistemi anticarro SAMP-T, Skyguard e Spike. Oggi continueremo il nostro affascinante viaggio attraverso l'Italia russofoba», continua il messaggio degli hacker,

Tutti i successivi messaggi si chiudono con una bandiera russa seguita da una frase in cirillico: «Vittoria a noi», calcando la ‹Z›, lettera diventata famosa per marchiare i carri armati russi durante l'invasione in Ucraina, iniziata, giova ricordarlo, un anno fa, la mattina del 24 febbraio.