VacciniL'UE chiede un maxi risarcimento ad AstraZeneca
SDA
26.5.2021 - 14:09
L'Unione Europea ha chiesto al tribunale di Bruxelles di imporre una maxi multa ad AstraZeneca per i suoi ritardi nella consegna dei vaccini contro il Covid. Lo riferisce la Reuters sul suo sito web.
26.05.2021, 14:09
26.05.2021, 18:08
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Secondo i legali che hanno presentato la richiesta, si punta ad ottenere 10 euro a dose per ogni giorno di ritardo. L'Ue chiede inoltre un multa da 10 milioni di euro per AstraZeneca per ogni violazione del contratto che il giudice riuscirà ad accertare. Il verdetto è atteso il mese prossimo.
AstraZeneca ha commesso una «manifesta violazione» del contratto per la consegna dei vaccini anti-Covid agli Stati membri della Ue, con «50 milioni di dosi» che dallo stabilimento olandese Halix a Leida «sono state dirottate verso Paesi terzi». E' l'accusa mossa all'azienda farmaceutica anglo-svedese dall'avvocato Rafaël Jeffareli, che difende gli interessi dei Paesi membri e della Commissione Ue nella battaglia legale che ha preso il via questa mattina davanti alla giustizia di primo grado belga.
AstraZeneca non avrebbe compiuto il «miglior sforzo possibile»
L'udienza ruota intorno all'interpretazione della nozione di «miglior sforzo possibile» per soddisfare gli accordi stabiliti nel contratto di fornitura dei vaccini agli Stati membri.
La Ue ritiene che AstraZeneca non abbia compiuto questi sforzi favorendo l'approvvigionamento del Regno Unito a scapito del mercato continentale. Nelle sue memorie, l'avvocato Ue ha definito l'esecuzione del contratto da parte di AstraZeneca «chiaramente un fallimento», sottolineando che per diverse settimane lo stabilimento olandese della società ha continuato a rifornire mercati diversi dalla Ue.
«I migliori sforzi significano flessibilità! Perché il passaggio dal sito di Halix (verso la Ue, ndr) è iniziato solo il 13 ottobre?», ha accusato l'avvocato, aggiungendo che «AstraZeneca non ha nemmeno utilizzato tutti gli strumenti che aveva a disposizione» e sostenendo che l'azienda potrebbe al momento mobilitare «sei siti produttivi per rispettare il programma prestabilito».
Nel pomeriggio toccherà agli avvocati della casa farmaceutica difendersi.