ColombiaLiberato il padre del calciatore Luis Díaz, rapito 14 giorni fa
SDA
9.11.2023
Luis Manuel Díaz, padre del calciatore colombiano Luis Díaz, è stato rilasciato oggi, giovedì, grazie al lavoro umanitario. Lo riferiscono i media locali. Era stato rapito 14 giorni fa dal gruppo guerrigliero Esercito di Liberazione Nazionale (Eln) nel dipartimento La Guajira.
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09.11.2023, 17:37
09.11.2023, 20:13
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Secondo il sito web della radiotelevisione pubblica Rtvc, Luis Manuel Díaz è stato consegnato ad una delegazione umanitaria composta da Onu, Chiesa cattolica e personale medico nel mezzo della selva della Serranía del Perijá, la catena montuosa più settentrionale delle Ande, localizzata nell'estremo nord della Colombia alla frontiera con il Venezuela, nascondiglio dei guerriglieri dell'Eln.
Secondo le immagini diffuse dai media locali, l'uomo è atterrato in elicottero nell'aeroporto della città di Valledupar poi è stato sottoposto ad esami medici.
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha commentato la notizia su X con un semplice «Viva la libertà» mentre la delegazione del governo che si occupa dei colloqui di pace con i guerriglieri dell'Eln ha affermato che «registriamo con gioia la liberazione di Luis Manuel Díaz, che ha potuto ritornare sano e salvo in seno alla sua famiglia e alla sua comunità. Ci auguriamo che riacquisti presto la serenità, turbata da un evento che non sarebbe mai dovuto accadere».
Anche la Conferenza episcopale della Colombia (Cec) ha commentato la liberazione del padre del calciatore della nazionale e attaccante del Liverpool. «Rendiamo grazie a Dio per la liberazione del Sig. Luis Diaz. Con lui si trovano già mons. Francisco Ceballos, vescovo di Riohacha e mons. Hector Henao, delegato delle relazioni Chiesa-Stato, che hanno partecipato alla missione umanitaria incaricata di favorire la messa in libertà».