Una prima mondiale Una macchina «rivoluzionaria» sarà attiva a Losanna nella lotta al cancro

mh, ats

25.11.2022 - 14:05

Prima mondiale a Losanna nella lotta contro il cancro. Un nuovo apparecchio di radioterapia, definito rivoluzionario, sarà sviluppato in maniera congiunta dall'Ospedale universitario (CHUV), dall'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e dalla società di tecnologia medica THERIQ.

Da sinistra a destra: Ludovic Le Meunier, CEO di THERYQ, il professor Pierre-Marie Glauser, presidente della Fondation ISREC, il professor Philippe Eckert, direttore generale del CHUV, il professor Jean Bourhis, chef caposervizio di radio-oncologia al CHUV, Mike Lamont, direttore del CERN e Rebecca Ruiz, consigliera di Stato vodese durante la presentazione che dà speranza ai malati di cancro.
Da sinistra a destra: Ludovic Le Meunier, CEO di THERYQ, il professor Pierre-Marie Glauser, presidente della Fondation ISREC, il professor Philippe Eckert, direttore generale del CHUV, il professor Jean Bourhis, chef caposervizio di radio-oncologia al CHUV, Mike Lamont, direttore del CERN e Rebecca Ruiz, consigliera di Stato vodese durante la presentazione che dà speranza ai malati di cancro.
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Keystone-SDA, mh, ats

Si tratta di un evento di grande rilievo, ha dichiarato oggi alla stampa e a una cinquantina di invitati il direttore del CHUV, Philippe Eckert. Grazie a questa collaborazione tra pubblico e privato, l'innovazione si esprime «in modo brillante», ha aggiunto.

La nuova tecnologia, nota come «Flash», dovrebbe consentire di trattare meglio i tumori resistenti ai trattamenti convenzionali. Anche gli effetti collaterali saranno ridotti.

«L'irradiazione rapida, limitata a pochi millisecondi, permette di risparmiare i tessuti sani mentre attacca il tumore», ha spiegato Jean Bourhis, responsabile del reparto di radio-oncologia del CHUV.

«Fino a 20 cm dentro il paziente»

La costruzione di questo primo apparecchio per la radioterapia al mondo che utilizza la tecnica Flash «potrebbe cambiare completamente le cose», ha aggiunto Bourhis.

Il CEO di THERYQ, Ludovic Le Meunier, ha da parte sua precisato che il nuovo dispositivo sarà in grado di lavorare in profondità nel corpo del paziente, fino a 20 cm, grazie alla sua maggiore potenza.

Mike Lamont, del CERN, ha da parte sua accolto con favore l'opportunità per il suo laboratorio di condividere le proprie conoscenze. «Ci sforziamo di trovare applicazioni per la nostra ricerca al di fuori del campo della fisica delle particelle, a beneficio della società in generale», ha sottolineato.

Operativo in due anni

Il dispositivo, basato sulla tecnologia del CERN e prodotto da THERYQ, sarà installato al CHUV, dove verrà costruito uno speciale «bunker» per ospitarlo.

Dovrebbe essere operativo entro due anni, mentre i primi test clinici sono previsti per il 2025. Il lancio è stato possibile grazie al finanziamento preventivo delle fondazioni ISREC e Biltema, attraverso una «donazione esclusiva» di 25,8 milioni di franchi.