Protesta Migliaia di manifestanti a Berna per salari migliori

miab, ats

21.9.2024 - 16:43

La presidente del sindacato Syna Yvonne Feri, il presidente dell'USS Pierre-Yves Maillard e la presidente di Unia Vania Alleva (da sinistra a destra) erano in testa al corteo.
La presidente del sindacato Syna Yvonne Feri, il presidente dell'USS Pierre-Yves Maillard e la presidente di Unia Vania Alleva (da sinistra a destra) erano in testa al corteo.
Keystone

Migliaia di persone provenienti da tutta la Svizzera si sono riunite oggi pomeriggio a Berna per chiedere salari migliori. La manifestazione si è svolta in risposta ad un appello dell'Unione sindacale svizzera (USS) e del sindacato Travail.Suisse.

Gli organizzatori hanno stimato il numero di manifestanti a più di 15'000. Per l'occasione sono stati organizzati treni speciali e pullman.

Riuniti sotto la parola d'ordine «È ora di aumentare i salari», i partecipanti alla manifestazione nazionale hanno sfilato dalla stazione di Berna fino alla Piazza federale, scandendo slogan come «Più salari, meno bonus». Il corteo si è svolto senza incidenti, ha constatato una giornalista di Keystone-ATS sul posto.

«Tutto è diventato più costoso, adeguare i salari al rincaro»

«Tutto è diventato più costoso. Oggi le lavoratrici e i lavoratori hanno meno soldi in tasca rispetto a cinque anni fa», ha deplorato Pierre-Yves Maillard (PS/VD), membro del Consiglio degli Stati e presidente dell'USS, citato in una nota.

«Se i salari non vengono adeguati al rincaro, la popolazione si impoverisce. Questa politica non ha futuro. Ecco perché i salari devono finalmente tornare a crescere», ha aggiunto.

Dal canto suo, la presidente del sindacato Unia, Vania Alleva, ha ribadito la richiesta di aumenti salariali «nell'ordine del 5%» il prossimo anno. «Non ci accontenteremo delle briciole», ha detto, mentre i sindacati sostengono che i soldi nelle aziende sono «più che sufficienti».

Anche manifestanti per il clima e la Palestina

Anche un gruppo regionale di sciopero del clima ha partecipato al corteo con uno striscione che chiedeva «orari di lavoro più brevi» per ridurre le emissioni di gas serra. Tra la folla erano visibili bandiere palestinesi e alcuni manifestanti hanno chiesto un cessate il fuoco e una Palestina «libera».

Nel corso dei negoziati salariali 2024/2025, i sindacati esigono aumenti fino al 5% per «colmare il divario salariale». Chiedono la piena compensazione dell'inflazione degli ultimi tre anni e l'aumento degli stipendi minimi, di modo che non ci siano più salari inferiori a 4'500 franchi al mese (5'000 per le persone con alle spalle un apprendistato).

Un lavoro a tempo pieno dovrebbe bastare per vivere, ha dichiarato la presidente del sindacato Syna Yvonne Feri.

Prima della manifestazione, circa 120 dipendenti del settore della gessatura e della pittura si sono riuniti per dare il via alle trattative per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro (CCL). Hanno presentato ai datori di lavoro una petizione contenente 2'100 firme a sostegno delle loro richieste di migliori condizioni di lavoro e salari più elevati.

miab, ats