Questione giurassiana Moutier (BE): domicili fittizi; seconda assoluzione

mp, ats

12.11.2020 - 15:09

Nella votazione del 18 giugno 2017, poi annullata, i cittadini di Moutier avevano detto di sì al passaggio al canton Giura. La nuova votazione si terrà in marzo
Nella votazione del 18 giugno 2017, poi annullata, i cittadini di Moutier avevano detto di sì al passaggio al canton Giura. La nuova votazione si terrà in marzo
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Continuano a sgonfiarsi a Moutier (BE) i sospetti di residenze fittizie, uno degli elementi che avevano portato all'annullamento del voto sulla sua appartenenza cantonale.

In un processo tenutosi oggi, il giudice unico del Tribunale Giura Bernese-Seeland Josselin Richard ha assolto una 37enne dall'accusa di frode elettorale. Si tratta della seconda assoluzione nel giro di poche settimane. Come nel primo caso, che riguardava una 27enne, il giudice ha ritenuto che l'imputata non avesse l'intenzione di imbrogliare.

Il Ministero pubblico rimproverava alla 37enne il fatto di aver trasferito il domicilio nel gennaio 2017 da Valbirse (BE) a Moutier presso i suoi genitori, malgrado avesse un appartamento a Delémont (JU) con il suo compagno. La donna avrebbe così partecipato senza avervi diritto alla votazione del 18 giugno, quando Moutier decise di lasciare il canton Berna per accasarsi a quello del Giura. Pochi giorni dopo il voto avrebbe ritrasferito il domicilio a Delémont.

«Ho ricevuto il materiale di voto dal comune e pensavo che avessi il diritto di votare», ha dichiarato la 37enne. «Se avessi saputo che non ne avrei avuto il diritto, allora non lo avrei fatto», ha aggiunto la donna, precisando di non aver mai pensato che ci potesse essere un problema di domicilio fittizio.

Nessun imbroglio

«Non c'è un movente che abbia potuto incitare l'imputata ad imbrogliare», ha sottolineato il giudice Josselin Richard. Il magistrato ha ritenuto che non si potesse rimproverare alla 37enne di aver agito intenzionalmente.

Per il giudice, non v'è nulla che consenta di contestare alla donna di avere un legame affettivo ed effettivo con Moutier. «Ha semplicemente votato, poiché aveva ricevuto il materiale di voto», ha aggiunto Richard. A suo avviso, non v'è alcun elemento che lasci pensare che avrebbe avuto un interesse nel voto del 18 giugno 2017.

Centro di interessi a Moutier

La difesa ha cercato di dimostrare che il centro di interessi dell'imputata fosse effettivamente a Moutier e non a Delémont. «Tutte le sue relazioni erano a Moutier», ha rilevato l'avvocato Alain Schweingruber, aggiungendo come la sua cliente non abbia agito in modo intenzionale.

Assente durante l'udienza, il Ministero pubblico aveva richiesto nell'atto d'accusa una pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere con la condizionale per un periodo di due anni. Riteneva che l'imputata avesse partecipato al voto pur essendo consapevole che non aveva il domicilio politico nella cittadina del Giura bernese.

Seconda assoluzione

In un processo tenutosi il 20 ottobre scorso, il pubblico ministero Raphaël Arn, nella sorpresa generale, aveva annunciato di aver rinunciato a perseguire un'altra giovane donna per frode elettorale. Tre processi per frode elettorale devono ancora tenersi davanti al Tribunale del Giura Bernese-Seeland.

Il Ministero pubblico del canton Berna aveva aperto sedici indagini per frode elettorale. Non era stato precisato se i sospetti riguardassero il campo autonomista o anti-separatista. Sei di questi dossier sono stati archiviati e quattro sono sfociati in una condanna per decreto d'accusa.

Nei sette casi restanti, i sospetti sono stati messi in stato d'accusa per frode elettorale. Il Tribunale di prima istanza del Giura bernese-Seeland deve quindi occuparsene. Oggi si è appunto giunti al secondo processo, sfociato, come detto, nell'assoluzione dell'imputata.

Votazione il 28 marzo 2021

In seguito all'annullamento della votazione da parte della Prefettura, decisione poi confermata dal Tribunale cantonale bernese – la questione non era stata portata davanti al Tribunale federale, perché gli autonomisti hanno optato per la ripetizione del voto, giudicandola una via più breve.

Moutier, le cui autorità sono a maggioranza autonomista da oltre un trentennio, aveva scelto il 18 giugno 2017 con il 51,72% del voti, o 137 schede di scarto, di aderire al canton Giura. La nuova votazione si terrà il 28 marzo 2021.

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