TPF di BellinzonaIl MPC chiede l'internamento per un sospetto terrorista
ATS
9.9.2020 - 18:27
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha chiesto oggi una pena detentiva di 6 anni e 9 mesi per il sostenitore iracheno dello Stato islamico (Isis) davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona.
Il procuratore ha anche domandato l'internamento, poiché «è il solo mezzo per proteggere la società da persone come lui», ha detto oggi, nel corso del secondo giorno del processo. Richiesta anche un'espulsione dal territorio svizzero di 15 anni.
L'uomo è accusato di aver agito a più riprese dalla Svizzera per conto dell'Isis, fra le altre cose preparando un attentato suicida. L'imputato, arrestato nel maggior 2017 nel canton Turgovia, è stato posto in detenzione. Vive in Svizzera da 22 anni ma «non ha mai avuto lavori regolari», ha sottolineato il procuratore.
Difesa: «Parole mal interpretate»
La difesa dal canto suo sostiene che le intenzioni dell'uomo siano state completamente mal interpretate. Su oltre 26'000 messaggi ne sono stati estrapolati solo alcuni, giungendo a conclusioni errate. Per questo motivo è stata chiesta l'assoluzione dalle imputazioni più importanti, come quella di affiliazione ad un'organizzazione criminale.
Per i delitti minori viene domandata una pena pecuniaria di 170 aliquote giornaliere da 30 franchi. L'uomo dovrebbe inoltre essere subito liberato e risarcito con 200'000 franchi per gli oltre 1000 giorni di prigionia ingiustificati.
Ieri l'imputato aveva negato ogni partecipazione ad attività terroristiche. Respingendo tutto l'incarto dell'accusa, aveva dichiarato che «gli elementi sono falsi e non hanno niente a che vedere con la realtà».