VendemmiaNel 2021 la peggior vendemmia da oltre 60 anni, ma la qualità è buona
bt, ats
15.3.2022 - 14:17
L'anno scorso la Svizzera ha registrato la peggior vendemmia dal 1957. La causa, spiega l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG), è da ricercare nelle condizioni meteo, particolarmente avverse.
bt, ats
15.03.2022, 14:17
15.03.2022, 14:25
SDA
Tuttavia, la qualità dell'uva è promettente e l'annata si preannuncia scarsa ma buona.
Negli ultimi dieci anni, si legge in un comunicato, la media è stata di circa 95 milioni di litri di vino all'anno, mentre nel 2021 ne sono stati prodotti soltanto 61 (-36%). Il raccolto dell'anno scorso si è attestato a un totale di 609'038 ettolitri, risultando inferiore di 225'197 ettolitri a quello del 2020 (-27%).
La produzione di vino non aveva più segnato un livello così basso dall'ormai lontano 1957, quando si fermò a circa 41 milioni di litri. Dopo i raccolti già carenti del 2017 e del 2020, quello del 2021 è il terzo negli ultimi cinque anni a mettere a referto rese significativamente inferiori alla media.
Il colpevole? Le pessime condizioni meteo
Il colpevole delle difficoltà della vitivinicoltura elvetica è presto individuato: si tratta delle cattive condizioni meteorologiche. Dopo un inverno mite e piovoso, il tempo secco e freddo in primavera ha ritardato il germogliamento e la crescita. In molte regioni, le gelate notturne di aprile, il più freddo registrato a livello nazionale nell'ultimo ventennio, hanno danneggiato i vigneti.
La situazione non è migliorata con l'arrivo dell'estate, caratterizzata da temporali, forti piogge, tempeste e grandine, tutti fenomeni decisamente poco graditi dalla vite. Inoltre, la scarsa fruttificazione delle infiorescenze a causa del persistere di condizioni freddo-umide a giugno nonché le forti infestazioni fungine da oidio e peronospora hanno provocato massicce perdite di resa, che in alcuni vigneti sono state addirittura totali.
«Un vino dall'aroma interessante»
Il clima ideale di fine estate, a settembre e ottobre, ha avuto perlomeno un effetto positivo sulla maturazione degli acini rimasti. La vendemmia è però iniziata circa due settimane più tardi del solito nella maggior parte delle regioni. La qualità dell'annata, con un rapporto equilibrato tra acidi e zuccheri, promette comunque «un vino dall'aroma interessante», assicura l'UFAG.
La superficie viticola totale nella Confederazione è diminuita di 67 ettari nel paragone con l'anno precedente e ammonta a circa 14'629 ettari (-0,5%). A livello locale, nella Svizzera italiana la superficie ha raggiunto i 1160 ettari, di cui 1128 in Ticino e 32 in Mesolcina (GR), e il raccolto i 46'148 ettolitri (45'624 in Ticino, 524 in Mesolcina).
I cantoni trainanti di questa attività sono come ben noto Vallese e Vaud. Il primo spicca sul secondo per superficie (4732 ettari a 3783), mentre la situazione si inverte alla voce raccolto (191'463 ettolitri a 181'691).