Intense precipitazioniNeve e pioggia: disagi e pericoli nelle Alpi, ma anche in pianura
ATS
22.1.2018 - 19:33
Neve in quantità mai vista dal 1999 e piogge intense fino ad alta quota hanno messo in ginocchio il traffico stradale e ferroviario, soprattutto in montagna, nonché creato allarme lungo i maggiori fiumi dell'Altipiano.
Vallese in particolare, ma anche Grigioni, Uri e Oberland bernese hanno passato una giornata sul chi vive. Non vi sono stati feriti.
Da lunedì a domenica in ampie zone delle Alpi svizzere sono caduti dai 100 ai 200 centimetri di neve, a cui oggi se ne sono aggiunti dai 30 agli 80, indica l'Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) sul proprio sito.
Su vaste regioni dell'arco alpino - dal Vallese (l'insieme del cantone ad eccezione della regione del Sempione) al nord dei Grigioni (dalla Prettigovia a Samnaun passando per la regione della Silvretta) - vigeva il livello più alto del pericolo di valanghe (5 o "molto forte"), previsto anche per domani. In un tale contesto masse nevose anche di notevoli dimensioni possono staccarsi spontaneamente e raggiungere vie di comunicazione e abitati. Una minaccia così elevata è molto rara: l'ultima risale al febbraio 1999. Riguardava comprensori molto estesi ed era durata a lungo, ha indicato l'SLF.
E proprio a causa di valanghe o per prevenire i pericoli oggi non si sono contate le strade e le linee ferroviarie chiuse. Negli ultimi 20 anni nelle regioni alpine della Svizzera mai si erano verificati tanti problemi di mobilità come in questi ultimi giorni, ha indicato il Touring club svizzero (TCS).
Le maggiori limitazioni al traffico veicolare sono state registrate in Vallese e nei Grigioni, ha rilevato il TCS, che in Vallese cita in particolare l'inagibilità delle strade verso Zermatt, Zinal e la cantonale nella Valle di Goms.
Contattato dall'ats, il responsabile dei pericoli naturali del Canton Vallese, Pascal Stoebener, alla lista ha aggiunto in particolare gli accessi al Passo del Sempione, alle valli di Saas, Arolla, Ferret e del Lötschental nonché alla località di Leukerbad.
Diverse località sono state evacuate. Zermatt è tagliata fuori dal mondo: a lungo non è stata raggiungibile nemmeno in elicottero, a causa della scarsa visibilità e delle valanghe polverose.
Le autorità hanno emesso un avviso di prudenza, chiedendo alla popolazione di evitare spostamenti superflui. "Il Vallese è confrontato a una situazione eccezionalmente rara", ha detto Stoebener. Gli scoscendimenti si contano a centinaia.
Anche nel canton Vaud si è proceduto ad evacuazioni. La regione più minacciata dalle slavine è quella di Les Diablerets, limitrofa del Vallese, dove un centinaio di persone hanno dovuto lasciare le loro case.
Nei Grigioni, i collegamenti ferroviari stradali e ferroviari verso la Bassa Engadina sono bloccati, con l'unica eccezione della galleria della Vereina. I treni non circolano fra Filisur e Davos, né verso Arosa: in questi casi i viaggiatori possono ricorrere a bus sostitutivi.
Alla vigilia dell'apertura del Forum economico mondiale (WEF), la situazione sul fronte della neve si è lievemente allentata oggi nella regione di Davos: stando a quanto comunicato in serata dal Comune su diversi pendii sono state provocate valanghe artificiali per aumentare la sicurezza.
Nel canton Uri la Valle di Orsera (la regione tra Andermatt e Realp) non è raggiungibile né con la ferrovia (i treni non circolano verso Göschenen/UR e neppure sulle linee dell'Oberalp/UR/GR e della Furka/UR/VS) né con l'automobile (la strada da Göschenen è chiusa da ieri sera alle 22.00). Numerose altre strade sono chiuse per slavine o per il pericolo di valanghe, riferisce questa sera la polizia urana.
Nell'Oberland bernese a causa di uno scoscendimento per varie ore è rimasto interrotto il collegamento ferroviario fra Lauterbrunnen e Wengen. È dunque pure rimasta sospesa la circolazione dei convogli turistici verso la Kleine Scheidegg e lo Jungfraujoch (BE/VS). La compagnia ferroviaria BLS ha sospeso il servizio di treni regionali e navetta per le automobili sulla linea di montagna del Lötschberg (BE/VS).
La compromessa viabilità ha bloccato in ambienti fiabeschi non solo anonimi turisti, ma anche vari politici. Gran consiglieri di PPD e PBD di Basilea Campagna e il consigliere di Stato Anton Lauber (PPD) sono rimasti intrappolati a Zermatt. Venti esponenti dei Verdi bernesi dal canto loro non riescono più a uscire dalla Lötschental.
La fusione della neve in seguito alla pioggia fino ad alta quota ha gonfiato fiumi e torrenti, provocando disagi anche sull'Altipiano. In varie regioni si segnalano cantine allagate e strade invase dall'acqua. Il canton Argovia ha emesso segnalazioni di pericolo di esondazione per il Reno e l'Aare.
La navigazione sul Reno nella regione di Basilea è del resto completamente bloccata. Il livello delle acque ha infatti superato la soglia di guardia di 820 centimetri, si legge sul sito internet dei Porti renani svizzeri, società con sede a Basilea. Il livello viene misurato nei pressi della foce del fiume Birs a Birsfelden. Concretamente l'interruzione totale della navigazione riguarda il tratto tra la chiusa di Kembs (F), pochi chilometri a nord della città-cantone, e Rheinfelden (AG).
Serpiano: inaugurazione nuovo percorso di Murat Pelit. Nella foto la partenza del percorso, da sinistra Nadia Fontana Lupi, Martino Cattaneo responsabile settore sentieri, Murat Pelit e Linda Mazzolini direttore hotel serpiano.
Bellinzona: consegna firme contro la costruzione del centro sovracomunale di compostaggio del luganese. Nella foto, il comitato interpartitico del «no».
Bellinzona: Rumorometro, campagna di sensibilizzazione agli automobilisti sull'impatto fonico della loro guida. Nella foto, il Rumorometro in azione in via Zorzi a Bellinzona.
Cerimonia di insediamento del Municipio di Bellinzona. Nella foto da sinistra, Mauro Minotti, Henrik Bang, Simone Gianini, Renato Bison, Mario Branda, Fabio Käppeli e Giorgio Soldini.
Serpiano: Covid-19, riapertura terrazze bar e ristoranti. Nella foto i responsabili del ristorante - bar La Tana del Sauro, preparano la terrazza affacciata sullo splendido panorama del lago Ceresio e luganese.
Chiasso: Elezioni comunali 2021, spoglio delle schede. Nella foto le cassette contenenti le schede elettorali al termine del conteggio pronte per essere trasportate a Bellinzona.
Losone: Chiesa San Giorgio, presentazione restauri affreschi quattrocenteschi. Nella foto,da sinistra, Lara Caldelari, ufficio Beni Culturali del Canton Ticino, l'architetto Renato Doninelli, il Presidente del Consiglio Parrocchiale di Losone e la restauratrice Silvia Gallina con uno degli affresci quattrocenteschi appena restaurato.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Stabio: incidente della circolazione. Nella foto, i pompieri al lavoro dopo l'incidente avvenuto oggi in tarda mattinata a Stabio, all'imbocco della superstrada.
Immagine: Ti-Press / Elia Bianchi
Nella foto il materiale di voto per le Elezioni comunali che si terranno il 18 aprile a Bellinzona.
Immagine: Ti-Press / Alessandro Crinari
Bellinzona: azione contro la revisione del diritto penale in materia di crimini sessuali. Nella foto, un momento della manifestazione in Piazza Governo a Bellinzona.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Bellinzona: seduta Gran Consiglio. Nella foto, il Consigliere di Stato Christian Vitta e il Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi dutante la seduta di Gran Consiglio.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Bellinzona: azione contro la revisione del diritto penale in materia di crimini sessuali. Nella foto, un momento della manifestazione in Piazza Governo a Bellinzona.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Biasca: scorcio del progetto vincitore del concorso realizzazione stabili scolastici comunali nel comparto Bosciorina.
Viganello: Villa Costanza. Nella foto una veduta esterna di Villa Costanza.
Immagine: Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Arosio - Alto Malcantone: incendio nei boschi. Nella foto incendio boschivo in zona Monte Ferraro nei pressi del centro abitato di Arosio.
Immagine: Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Stabio: Pasquetta al tempo del Covid-19, pic-nic fuori porta...di casa. La bella giornata e la possibilità di poter usufruire di un servizio take away di un grotto locale, ha permesso a nonni, nipoti e famiglie di passare il lunedi di pasquetta con il tradizionale picnic. Questa volta fuori la porta di casa, in giardino.
Immagine: Ti-Press / Davide Agosta
Lugano: Pasqua in Città, turismo e restrizioni Covid-19, obbligo di portare la mascherina. Nella foto controlli sull'obbligo di indossare la mascherina fra la popolazione locale e i turisti in gita sul lungolago pedonale chiuso al traffico per dare spazio alle bancarelle del mercatino di Pasqua . Agenti di polizia al lavoro.
Immagine: Ti-Press / Francesca Agosta
Mendrisio: pandemia Covid-19 e restrizioni, edizione particolare delle Processioni storiche 2021. Nella foto al posto delle tradizionali processioni storiche la popolazione può ascoltare e vedere in più punti del borgo antico il racconto dei volontari che da sempre vi lavorano . Il contributo video è registrato e proiettato sui muri del nucleo storico del borgo animando così un'edizione speciale delle storiche processioni.
Immagine: Ti-Press / Francesca Agosta
Mendrisio: assembramenti parco Villa Argentina nell'epoca della pandemia Covid-19, restrizioni. Nella foto giovani adunati nel parco di Villa Argentina, nei pressi dell'Accademia di Architettura.
Immagine: Ti-Press / Francesca Agosta
Bellinzona: apertura della stagione 2021 alla Fortezza di Bellinzona. Nella foto, la mostra interattiva su Raffaello al castello di Sasso Corbaro.
Immagine: Ti-Press / Alessandro Crinari
Mendrisio: edizione particolare «Covid-19 2021» delle Processioni della settimana Santa. Nella foto, le vie del Borgo con l'esposizione dei trasparenti e, nelle vetrine dei commercianti, i costumi dei figuranti nel secondo anno di annullamento delle processioni a causa pandemia.
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