Il Nobel per la Chimica ha premiato quest'anno Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna, le due ricercatrici che hanno messo a punto la tecnica che taglia-incolla il Dna e che finora hanno aperto la via a molte terapie un tempo impossibili.
Emmanuelle Charpentier (52 anni) è nata nel 1968 in Juvisy-sur-Orge, ha completato gli studi presso l'Istituto Pasteur e attualmente lavora in Germania, a Berlino, dove dirige l'Istituto Max Planck Unit per le Scienze dei patogeni.
Jennifer A. Doudna (56 anni) è nata nel 1964 a Washington e, dopo gli studi nell'Università di Harvard, si è trasferita nell'Università della California a Berkeley, dove lavora attualmente.
Charpentier: «Le donne possono lasciare un segno»
«Le donne possono lasciare un segno importante nella scienza ed è importante che lo sappiano le ragazze che vogliono lavorare nella ricerca»: ha detto Emmanuelle Charpentier.
«Spero che questo riconoscimento sia un messaggio positivo per le ragazze che vorrebbero seguire la strada della ricerca», ha aggiunto Charpentier in collegamento con la sede dell'Accademia svedese delle Scienze a Stoccolma.
La speranza, ha concluso, è che questo Nobel «dimostri alle più giovani che le donne possono avere un impatto attraverso le ricerche che svolgono».
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