Vaticano Il Papa avverte i conservatori: «Senza Concilio siete fuori»

SDA

30.1.2021 - 16:51

Papa Francesco lancia un avvertimento ai conservatori
Papa Francesco lancia un avvertimento ai conservatori
Keystone

Niente giri di parole. Il Papa va diretto e avverte i conservatori: o si mettono in linea con il Concilio Vaticano II o sono fuori dalla Chiesa. Nessuno può dare le interpretazioni che vuole, «il Concilio non va negoziato».

Era una linea già chiara quella di Papa Francesco, rispetto alla nuova Chiesa disegnata dal Concilio, ma mai aveva espresso così nettamente un avvertimento ai tradizionalisti che non si sono mai adeguati e che in molti casi invece ritengono di essere i veri depositari della dottrina cattolica.

«Il Concilio è magistero della Chiesa. O tu stai con la Chiesa e pertanto segui il Concilio, e se tu non segui il Concilio o tu l'interpreti a modo tuo, come vuoi tu, tu non stai con la Chiesa. Dobbiamo in questo punto essere esigenti, severi. Il Concilio non va negoziato – dice il Papa -, per avere più di questi...».

Bergoglio ricorda anche che questo tipo di problemi si ripetono ciclicamente nella storia della Chiesa. «Un gruppo di vescovi, dopo il Vaticano I, sono andati via» per «continuare la 'vera dottrina' che non era quella del Vaticano I: 'Noi siamo i cattolici veri'. Oggi ordinano donne» sacerdote. Una critica (forse alla Chiesa vetero-cattolica dove effettivamente anche le donne possono accedere al sacerdozio), quella del Papa, che rischia di scontentare, in questo caso, i progressisti.

L'affondo sul Concilio arrivato a sorpresa

L'affondo sul Concilio è arrivato a sorpresa, nel corso di un'udienza con l'ufficio catechistico della Conferenza Episcopale Italiana. E anche per la Chiesa italiana arriva un invito pressante: quello di aprire un processo che porti al Sinodo nazionale. Un cammino da fare «comunità per comunità, diocesi per diocesi» per arrivare ad un momento di confronto sui grandi temi. Un appuntamento sul quale la Chiesa italiana da anni fa resistenza per il timore di spaccature, considerate le tante anime, le tante sensibilità che ci sono.

Ma il Papa lo aveva già chiesto ai vescovi cinque anni fa, e oggi ribadisce: «Dopo cinque anni, la Chiesa italiana deve tornare al Convengo di Firenze, e deve incominciare un processo di Sinodo nazionale, comunità per comunità, diocesi per diocesi», «nel Convegno di Firenze c'è proprio l'intuizione della strada da fare in questo Sinodo. Adesso, riprenderlo: è il momento».

Scelte dunque nette, quelle del Pontefice, come anche la decisione oggi di ricevere in Vaticano il card. Blase Joseph Cupich, arcivescovo di Chicago. Il nuovo corso negli Stati Uniti, con la Presidenza di Joe Biden, trova la Chiesa in Usa divisa. E Cupich nei giorni scorsi si era espresso in senso contrario alla Conferenza episcopale degli Stati Uniti che aveva criticato Joe Biden ("farà avanzare mali morali» come contraccezione, aborto e matrimoni dello stesso sesso, aveva scritto il presidente della conferenza episcopale americana, l'arcivescovo di Los Angeles José Gomez).

Cupich aveva subito criticato il comunicato del suo «superiore»: «Parole sconsiderate nel giorno dell'insediamento». Con l'udienza di oggi, il Papa indica da quale parte sta il Vaticano dopo i difficili rapporti degli anni passati con l'amministrazione Trump.

Tornare alla home page