Un pianeta extrasolare gigante è stato individuato attorno a una piccola stella da una squadra internazionale con il contributo dell'Università di Ginevra.
La scoperta apre nuovi scenari: finora gli scienziati erano convinti che solo piccoli pianeti potevano formarsi intorno a stelle di dimensioni ridotte.
NGTS-1b, grande all'incirca come Giove, orbita attorno a un corpo celeste di tipo "Nana M" - il più comune nell'universo - scrive oggi l'ateneo romando in un comunicato. Si trova a 600 anni luce di distanza dalla Terra ed è al momento il pianeta più grande mai rinvenuto considerando il rapporto fra la sua taglia e quella della stella alla quale ruota attorno.
Il pianeta è stato individuato dall'NGTS (Next Generation Transit Survey), dal quale prende anche il nome. Si tratta di un nuovo strumento installato da un anno e mezzo sul sito dell'osservatorio europeo di Paranal, in Cile. È composto da una batteria di dodici telescopi robotici di 20 centimetri di diametro che scrutano il cielo alla ricerca di transiti, vale a dire "mini eclissi" provocate dai pianeti quando passano davanti alla loro stella.
"Questa scoperta è una sorpresa, è il primo esopianeta rilevato con l'NGTS e ci permette già di mettere in dubbio" le teorie comunemente considerate valide fino ad oggi, indica Dan Bayliss, esperto del Polo nazionale di ricerca PlanetS di Ginevra e primo autore della ricerca, citato nella nota.
Pur se questi esopianeti giganti sono difficili da scovare, in quanto la loro stella è piccola e poco luminosa, vi sono indizi per cui si può immaginare che non siano così rari come si credeva.
NGTS-1b completa un'orbita attorno alla propria stella in 2,6 giorni e ha una massa equivalente a 60 volte quella della Terra. Per realizzare quest'ultimo calcolo è stato utilizzato lo spettrografo HARPS, altro sofisticato strumento "ginevrino", precisa il comunicato dell'ateneo.
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