Test negli USASu Spotify arrivano le opere Nft tra le canzoni
SDA
17.5.2022 - 10:06
Volendo unire il mondo dell'arte con quello della musica, la piattaforma di streaming Spotify ha confermato l'avvio della fase di test del progetto che permetterà agli artisti di mostrare i loro Nft in accompagnamento a brani e album.
17.05.2022, 10:06
17.05.2022, 10:10
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I primi ad essere coinvolti in questo progetto di Nft – le opere digitali accompagnate da un certificato di autenticità che insieme al metaverso sono tra i trend tecnologici più discussi – sono Steve Aoki e The Wombats, produttore e dj il primo, gruppo musicale indie rock di Liverpool il secondo.
Nelle scorse settimane anche Mark Zuckerberg ha confermato che gli Nft sarebbero presto arrivati su Instagram e Facebook, con la prima piattaforma che sta già sperimentando la novità sul mercato statunitense.
Come funziona?
Anche per quanto riguarda Spotify, il test è disponibile per alcuni utenti su Android negli Stati Uniti e attualmente include Nft da acquistare con un rimando al negozio digitale di OpenSea. «Conduciamo regolarmente una serie di test nel tentativo di migliorare le esperienze di artisti e fan. Alcuni di questi finiscono per aprire la strada a un'esperienza più ampia e altri servono solo come un apprendimento importante», ha spiegato l'azienda.
La galleria Nft si trova sotto l'intestazione dell'artista e l'elenco dei brani. Facendo clic, viene visualizzata una raccolta di opere da scorrere. Selezionandone una, se ne vedrà una versione ingrandita, oltre a una breve descrizione. Tramite il pulsante «Vedi altro», si atterra sulla relativa pagina di OpenSea.
Il mercato non decolla
Se da una parte le iniziative tecnologiche in questo senso si moltiplicano, il mercato collegato non sembra decollare. Secondo un recente report del Wall Street Journal, infatti, le vendite giornaliere di Nft sono calate del 92% a livello globale, dalle 225.000 di settembre dello scorso anno alle 19.000 di inizio maggio.
In discesa anche il numero di portafogli Nft attivi, ossia degli «album» personali dove visualizzare le opere in possesso: dai circa 119.000 di novembre ai 14.000 di fine aprile.