Diritti dell'uomo Svizzera bacchettata per l'espulsione di un kosovaro

ATS

9.4.2019 - 18:25

Bacchettata da Strasburgo per Berna.
Bacchettata da Strasburgo per Berna.
Source: KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER

La Svizzera ha violato la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ordinando l'espulsione di un kosovaro condannato per uno stupro commesso nel 2003. Lo afferma la Corte europea di Strasburgo in una sentenza pubblicata oggi.

Prendendo tale decisione 12 anni dopo il fatto, le autorità elvetiche non hanno tenuto conto dell'evoluzione di comportamento del kosovaro, né dei suoi vincoli sociali e famigliari con la Svizzera e il suo paese d'origine, né del suo precario stato di salute, sostiene la Corte europea dei diritti dell'uomo in una sentenza «di camera» presa all'unanimità, contro la quale può essere ancora presentato ricorso entro tre mesi alla Grande Camera della Corte stessa. A suo avviso dunque la Svizzera ha violato l'articolo 8 della CEDU, che garantisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare.

L'uomo era arrivato in Svizzera nel 1993 e aveva presentato una richiesta d'asilo. Questa era stata respinta ma il kosovaro era stato messo al beneficio di una ammissione provvisoria. Nell'agosto 1998 era stato raggiunto dall'ex moglie, da cui aveva divorziato in maggio, e dai tre figli, che hanno poi ottenuto l'asilo. In seguito ha sposato una donna svizzera e ha così ottenuto una autorizzazione di dimora. La coppia ha divorziato nel 2006. Nel 2003 l'uomo è stato condannato per coazione sessuale e violenza carnale per fatti accaduti lo stesso anno.

Nel 2006, l'ufficio migrazioni di Basilea Campagna ha rifiutato un prolungamento del permesso di dimora. La vicenda si è trascinata con ricorsi fino al Tribunale amministrativo federale (TAF), che nel 2015 che ha mantenuto la decisione di espulsione. Nella sua sentenza, la Corte di Strasburgo ritiene che questa costituisca una ingerenza «nel diritto (del kosovaro) al rispetto della sua vita privata e familiare, in ragione, da un canto, della lunghissima durata di soggiorno dell'interessato in Svizzera e, d'altro canto, delle sue relazioni con i tre figli», presso due dei quali abiterebbe e che si occuperebbero completamente di lui.

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