GiustiziaIl caso AutoPostale: fedpol deve riprendere buona parte lavoro
aula, ats
9.3.2023 - 12:07
L'Ufficio federale di polizia (fedpol) deve ritirare 31 deposizioni dell'inchiesta nell'ambito della procedura penale amministrativa su AutoPostale e ricominciare i relativi interrogatori. Il Tribunale penale federale (TPF) ha accolto il ricorso di tre imputati.
aula, ats
09.03.2023, 12:07
09.03.2023, 12:14
SDA
Le 31 audizioni, tenutesi tra il 5 aprile 2018 e il 21 agosto 2019, sono state condotte sotto la direzione dell'ex giudice federale Hans Mathys e del giudice cantonale di Neuchâtel Pierre Cornu.
Nel dicembre 2020, il Tribunale penale economico del Canton Berna ha annullato la nomina dei due magistrati per mancanza di base legale. Tutti gli atti procedurali disposti dai due giudici sono stati dichiarati nulli.
Il procedimento è stato ripreso dopo l'insediamento di una nuova direzione bicefala della procedura nel settembre 2021. Tuttavia, alcuni atti del vecchio procedimento sono stati inclusi in quello nuovo. Ciò è consentito solo in misura molto limitata, hanno ricordato i giudici di Bellinzona in sentenze del 17 febbraio pubblicate oggi, giovedì.
Il Tribunale non ha condiviso la posizione della fedpol
Fedpol ha fatto valere che non tutti gli interrogatori erano stati ordinati dalla precedente direzione della procedura. Alcuni erano stati condotti su iniziativa di collaboratori dello stesso fedpol e della Polizia giudiziaria federale (PGF, specialisti che fanno capo all'Ufficio federale di polizia).
Il TPF non ha condiviso questa posizione poiché, stando alle sentenze, fedpol non ha indicato come siano stati suddivisi i compiti e come siano state distribuite le competenze tra i collaboratori.
Inoltre, contrariamente a quanto sostenuto da fedpol, non spettava ai ricorrenti dimostrare che le 31 deposizioni erano state ordinate dai giudici Mathys e Cornu. La divisione dei compiti era una questione di organizzazione interna che fedpol non ha presentato né ai ricorrenti né al tribunale.
Non si tratta di «primi chiarimenti»
La corte di Bellinzona ha concluso che ora spetta a fedpol attuare le ingiunzioni della precedente istanza e annullare gli elementi dichiarati nulli.
Nel caso delle audizioni, non si tratta di «primi chiarimenti» che la polizia avrebbe potuto intraprendere all'inizio dell'indagine senza riferire alla direzione della procedura. Pressoché la metà di queste udienze è stata infatti condotta nel 2019, quasi un anno dopo l'apertura dell'indagine.
La decisione del TPF è definitiva. Non vi può essere ricorso al Tribunale federale.
Il caso AutoPostale era emerso nell'autunno del 2017, quando l'Ufficio federale dei trasporti aveva scoperto che dal 2007 l'azienda di trasporto aveva commesso frodi percependo sovvenzioni troppo elevate.