Giustizia Petrolio da zone ISIS, ok ad assistenza giudiziaria all'Italia

bt, ats

17.2.2022 - 21:13

La Svizzera potrà concedere assistenza giudiziaria all'Italia per indagare sui flussi di denaro in relazione a petrolio greggio proveniente dal nord dell'Iraq, che si sospetta arrivi da zone dell'ISIS. Il Tribunale penale federale (TPF) ha respinto il ricorso di una società di Lugano.

Il TPF a Bellinzona.
Il TPF a Bellinzona.
KEYSTONE/TI-PRESS

Keystone-SDA, bt, ats

Nell'agosto del 2018, la procura di Milano aveva chiesto informazioni alla Svizzera sul conto bancario della società, la cui sede principale è a Londra. Le autorità italiane ritenevano che essa agisse da intermediario nella vendita del petrolio per offuscarne l'origine.

Secondo la domanda di assistenza giudiziaria, una grande raffineria italiana avrebbe acquistato e lavorato petrolio greggio proveniente dalla regione curda del nord dell'Iraq fra il 2015 e il 2016. Parte di questa area geografica era temporaneamente sotto il dominio del sedicente Stato islamico.

La vendita di greggio dal nord del Paese non era quindi stata autorizzata dalle autorità irachene. L'oro nero trafficato illegalmente era inoltre stato smerciato a prezzi inferiori al corrente valore di mercato.

Oltre alla società di Lugano, altre due hanno depositato ricorsi contro la consegna di informazioni bancarie all'Italia. In decisioni pubblicate oggi però, la Corte dei reclami penali del TPF respinge tutti questi tentativi di opposizione. I giudici di Bellinzona sono infatti dell'opinione che tali informazioni siano appropriate per fornire ulteriori prove nell'ambito dell'indagine nella vicina Penisola.

(Decisioni RR.2021.181-183 del 18.1.2022)