Style-check del Consiglio federale «Troppi uomini in Svizzera indossano scarpe brutte»

Di Bruno Bötschi

1.5.2022

«Il mio primo pensiero quando ho visto questa foto è stato: come se fosse stata ordinata e non ritirata»: Jeroen van Rooijen sulla foto ufficiale del Consiglio federale 2022.
«Il mio primo pensiero quando ho visto questa foto è stato: come se fosse stata ordinata e non ritirata»: Jeroen van Rooijen sulla foto ufficiale del Consiglio federale 2022.
KEYSTONE/BUNDESKANZLEI/Stefano Spinelli

Che sia classico o moderno, color grigio topo piuttosto che maculato, i consiglieri federali indossano di tutto e di più. L'esperto di moda e stile Jeroen van Rooijen ha giudicato i loro outfit per blue News.

Di Bruno Bötschi

1.5.2022

Jeroen van Rooijen, i politici suscitano sempre molto scalpore con gli abiti che indossano, che lo vogliano o meno. Vorrei quindi parlare con lei dello stile del Consiglio federale svizzero.

In preparazione a questa intervista, ho lanciato un sondaggio sul mio account Instagram. Ho chiesto ai miei followers come valutano la sensibilità alla moda dei nostri consiglieri federali.

Qual è stato il risultato?

Oltre il 90% di loro pensa che il Governo abbia qualcosa da recuperare in fatto di moda. Quindi questa conversazione ha davvero la sua ragione d'esserci.

L'abito non fa il monaco, come dice il proverbio. Al contrario, invece, l'abito fa il politico?

Il fatto è che la moda può essere un'arma incredibilmente potente. Ciò è particolarmente ben rappresentato dalle apparizioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dall'inizio della guerra, è apparso in televisione e sui social media con magliette e giacche leggere di colore militare. Lo fa sembrare audace e combattivo, un eroe nel bel mezzo del popolo. L'outfit mostra chiaramente come Zelensky sia in modalità di combattimento.

Jeroen van Rooijen
zVg

Jeroen van Rooijen, nato nel 1970, cresciuto nella Svizzera orientale, ha studiato moda all'Università di Design di Zurigo alla fine degli anni '80. La sua attività giornalistica è iniziata a metà degli anni '90 presso la Radio Zürisee, la Radio 24 e le riviste di moda Annabelle e Bolero. Dal 2003 ha plasmato per 15 anni il giornalismo lifestyle della NZZ e della NZZ am Sonntag, dove ha diretto la sezione «Stil» e per cui ha scritto contributi di tutto rispetto. Dal 2014 al 2019 è andata settimanalmente in onda la sua rubrica «Stiltipp» su Radio SRF3. Dal 2018 lavora come redattore indipendente, sviluppatore di strategie di contenuto e scrive rubriche.

Che cosa ne pensa dell'aspetto di Emmanuel Macron, che di recente si è avvicinato a Zelensky per una serie di foto. Il presidente francese aveva la barba lunga, occhiaie sotto gli occhi e un'acconciatura disordinata.

Ho pensato che la performance fosse okay, anche se un po' presuntuosa. Macron indossava una felpa con cappuccio del 10° reggimento dei paracadutisti, una truppa d'élite francese. Il suo messaggio è stato un po' più criptico. Mi piace di più la variazione senza loghi e in verde militare di Zelensky.

Ritiene che anche il Consiglio federale possa commentare attraverso la moda la guerra in Ucraina?

Perché no? Penso che sarebbe positivo se la questione della «moda» di tanto in tanto fosse trattata in modo più consapevole a Palazzo federale. Ad esempio il presidente Ignazio Cassis potrebbe indossare una giacca da lavoro invece di apparire sempre in completo. Anche i colori blu e giallo invierebbero un forte segnale di solidarietà.

Già 15 anni fa ha sottoposto il Consiglio federale a uno style-check. Allora ha commentato così lo stile dell'ex consigliere federale Moritz Leuenberger: «Una volta era il politico meglio vestito. Ma più è a Berna, più adotta lo chic fédéral».

Lo chic fédéral è un fenomeno interessante. A quanto pare colpisce quasi tutte le politiche e i politici assegnati al Palazzo federale di Berna. Anche i giovani politici più intelligenti prima o poi ne cadono vittime. Sembra quasi che ci sia un consenso sul fatto che non ci si debba vestire troppo alla moda sotto la cupola di Palazzo. Troppa consapevolezza della moda probabilmente danneggia il progresso politico.

15 anni fai ha anche detto: «Perché le persone istruite non possono rifornire i loro armadi con la stessa cura delle loro librerie e cantine»?

Non è più così drammatico: la cura della moda delle politiche e dei politici svizzeri è migliorata negli ultimi anni. Oggi sono molto più sensibili a questo argomento, probabilmente a causa dei social media. Mi sembra che i nostri politici siano più consapevoli di non poter trascurare completamente la comunicazione non verbale veicolata dalla moda. Perché il fatto è che i vestiti trasmettono sempre qualcosa. A volte solo noia.

Allora diamo un'occhiata agli attuali consiglieri federali. Iniziamo con la foto ufficiale del 2022.

Il mio primo pensiero quando ho visto questa foto  è stato: come se fosse stata ordinata e non ritirata. Che i consiglieri federali vogliano comunicare qualcosa di tipico della regione con questa immagine?

Karin Keller-Sutter indossa un vestito a stampa con una vecchia mappa di San Gallo. Un outfit estremamente appariscente, a mio parere un po' troppo sforzato in questo contesto. La consigliera federale è già in piedi sul Cantone. Allora perché dovrebbe indossare anche un vestito che si riferisce ad esso?

«Il mio primo pensiero quando ho visto questa foto è stato: come se fosse stata ordinata e non ritirata»: Jeroen van Rooijen sulla foto ufficiale del Consiglio federale 2022.
«Il mio primo pensiero quando ho visto questa foto è stato: come se fosse stata ordinata e non ritirata»: Jeroen van Rooijen sulla foto ufficiale del Consiglio federale 2022.
KEYSTONE

Adesso le mostro una foto di ciascuno dei nostri sette consiglieri federali in ordine alfabetico. Mi piacerebbe avere una breve e nitida valutazione di ogni outfit.

Viola Amherd

«La giacca rosa è una buona scelta e la qualità sembra discreta»: Jeroen van Rooijen a proposito di Viola Amherd.
«La giacca rosa è una buona scelta e la qualità sembra discreta»: Jeroen van Rooijen a proposito di Viola Amherd.
Keystone

«Con le mie critiche non voglio cadere nella trappola di genere, ma Viola Amherd ha una figura un po' più difficile rispetto alle altre due consigliere federali. Ciò significa semplicemente che non può indossare tutto. Tuttavia penso che potrebbe essere più coraggiosa e staccarsi dalla comodità vallesana. La giacca rosa è una buona scelta e la qualità sembra discreta. Trovo invece un po' strano il fiocchetto sulla scollatura della sua camicetta. È anche sorprendente che la signora Amherd indossi a malapena gioielli o qualsiasi altro accessorio. È un peccato. Anche la pettinatura non è un suo punto forte».

Alain Berset

«Perché l'attuale fashion leader si veste di grigio quasi esclusivamente nella sala del Consiglio federale?»: Jeroen van Rooijen su Alain Berset.
«Perché l'attuale fashion leader si veste di grigio quasi esclusivamente nella sala del Consiglio federale?»: Jeroen van Rooijen su Alain Berset.
Keystone

«In realtà è un tipo simpatico. Alain Berset ha una bella figura, ride molto e con la sua testa pelata è un vero concorrente di Telly Savalas à la Kojak. I suoi completi sono okay. Ma perché l'attuale fashion leader della Camera del Consiglio federale si veste quasi esclusivamente di grigio? Ha qualcosa a che fare con la sua modestia friburghese il fatto che non utilizzi meglio i suoi punti forti? D'altra parte, quello che è un problema per la maggioranza degli svizzeri, e spesso anche di Berset, sono le scarpe. Troppi uomini nel nostro paese indossano scarpe davvero scadenti».

Ignazio Cassis

«Gli abiti del signor Cassis non sono troppo alla moda, ma nemmeno troppo borghesucci»: Jeroen van Rooijen su Ignazio Cassis.
«Gli abiti del signor Cassis non sono troppo alla moda, ma nemmeno troppo borghesucci»: Jeroen van Rooijen su Ignazio Cassis.

«Il nostro ministro ticinese sembra spesso più vecchio di quanto non sia in realtà. Quando si osservano più da vicino i suoi vestiti, Ignazio Cassis non fa quasi nulla di male. Con il tipo di colletto della camicia, segnala l'italianità. Con il nodo della cravatta assolutamente simmetrico, mostra anche che gli piace l'ordine. Un'altra indicazione è la lunghezza di quest'ultima, che funziona perfettamente con la fibbia della cintura. I vestiti del signor Cassis non sono troppo alla moda, ma nemmeno troppo borghesucci. Ma sfortunatamente il loro colore – vestiti grigio argento con capelli grigio argento – sembra sempre un po' troppo blando».

Karin Keller-Sutter

«La consigliera federale spesso dall'aspetto severo sembra molto più materna in questo vestito»: Jeroen van Rooijen su Karin Keller-Sutter.
«La consigliera federale spesso dall'aspetto severo sembra molto più materna in questo vestito»: Jeroen van Rooijen su Karin Keller-Sutter.
Keystone

«Karin Keller-Sutter sta andando in vacanza? O è appena arrivata da un ritiro di yoga? Mancano solo le sneakers. La mappetta sotto il braccio rivela che probabilmente sta andando a un incontro. È noto che la signora Keller-Sutter indossa quasi esclusivamente abiti di Akris. Non saprei dire se anche questo modello provenga dalla produzione della maison sangallese. In ogni caso, penso che sia una buona scelta. A tal proposito, il motivo a zigzag si chiama Dazzle Camo, è lo stesso con cui navi da guerra e aerei militari venivano dipinti un tempo per renderli irriconoscibili al nemico. Il motivo è che cambia le proporzioni. La consigliera federale, che spesso appare severa, con questo vestito sembra molto più materna».

Ueli Maurer

«La lunghezza delle maniche è gradevole, il che è vero solo in rari casi tra i membri del partito di Maurer, l'UDC»: Jeroen van Rooijen su Ueli Maurer.
«La lunghezza delle maniche è gradevole, il che è vero solo in rari casi tra i membri del partito di Maurer, l'UDC»: Jeroen van Rooijen su Ueli Maurer.
Keystone

«Questi risvolti sono un disastro: molti svizzeri della stessa fascia d'età di Ueli Maurer commettono questo errore. I pantaloni che cadono sulle scarpe: ecco lo chic fédéral. I pantaloni del Consiglio federale sembrano degli anni '90. Sono sicuro che da allora ha comprato uno o due abiti nuovi, ma probabilmente non riceve i giusti consigli. Almeno la giacca a due bottoni un po' moderna fa un'impressione positiva. Inoltre la cravatta ha una larghezza ragionevolmente contemporanea. Anche la lunghezza delle maniche è piacevole, il che è vero solo in rari casi tra i membri del partito del signor Maurer, ossia l'UDC».

Guy Parmelin

«Questi uomini non si preoccupano della moda. Si vestono per un solo motivo: non vogliono uscire di casa nudi». Jeroen van Rooijen su Guy Parmelin.
«Questi uomini non si preoccupano della moda. Si vestono per un solo motivo: non vogliono uscire di casa nudi». Jeroen van Rooijen su Guy Parmelin.
Keystone

«Guy Parmelin appartiene a quella categoria di uomini per i quali il treno è partito anni fa o non è mai arrivato. Non si preoccupano della moda. Si vestono per un solo motivo: non vogliono uscire di casa nudi. Manca l'originalità, non una traccia di personalità. L'abito del consigliere federale sembra vecchio stile e non gli sta neanche bene. Le maniche sono troppo lunghe, le spalle troppo larghe e una cravatta così antiquata la si trova probabilmente solo nei negozi dell'usato. Il signor Parmelin è un viticoltore. Lo sento quando lo vedo con un completo. Sembra sempre travestito».

Simonetta Sommaruga

«La silhouette nera sotto la giacca di pelle è l'ideale. Più statement di così non si può»: Jeroen van Rooijen su Simonetta Sommaruga.
«La silhouette nera sotto la giacca di pelle è l'ideale. Più statement di così non si può»: Jeroen van Rooijen su Simonetta Sommaruga.
Keystone

«La giacca di pelle di Simonetta Sommaruga ha un taglio molto stretto. Allo stesso tempo, però, c'è anche un'inconfondibile intenzione modaiola. Lo riconosco dagli interessanti dettagli sulle spalle, tra le altre cose. Penso sia positivo che la consigliera federale non stia accumulando ulteriori effetti. La silhouette nera sotto la giacca è l'ideale. Più statement di così non si può. Il taglio di capelli è buono, anche i gioielli, la scollatura è discreta. Non conosco il contesto della foto però. Presumo non sia una foto ufficiale, altrimenti troverei gli abiti un po' troppo ufficiosi per una consigliera federale».

Siamo arrivati alla fine. In conclusione, pensa che comunichino bene con i vestiti che indossano?

Mi manca l'assoluta punta di diamante quando si tratta di moda nel Consiglio federale, come lo era una volta Micheline Calmy-Rey. Era la classe fatta a persona, aveva le carte in regola, anche sulla scena internazionale. Una tale figura manca oggi in questo corpo politico.