Guerra in Ucraina Il nipote di Bob Kennedy è stato al fronte

SDA

26.10.2022 - 19:56

I lavoratori comunali puliscono i detriti di un edificio residenziale danneggiato in un bombardamento notturno nella piccola città di Druzhkivka, area di Donetsk in Ucraina, il 26 ottobre 2022.
I lavoratori comunali puliscono i detriti di un edificio residenziale danneggiato in un bombardamento notturno nella piccola città di Druzhkivka, area di Donetsk in Ucraina, il 26 ottobre 2022.
KEYSTONE

Un Kennedy in prima linea contro la Russia di Vladimir Putin in Ucraina. Conor, il nipote di Robert F. Kennedy, si è arruolato in gran segreto nella Legione Straniera per combattere contro l'invasione russa.

Keystone-SDA

Nessuno o quasi sapeva della sua decisione. A casa, negli Stati Uniti, lo aveva confessato a una sola persona per «non far preoccupare la famiglia e gli amici». E anche al fronte aveva comunicato la sua vera identità a un unico militare così da evitare trattamenti preferenziali.

«Ero pronto a morire» per Kiev, ha scritto l'erede della dinastia Kennedy su Instagram, raccontando di essersi arruolato all'ambasciata ucraina il giorno dopo aver appreso dell'esistenza di una Legione Straniera.

Conor è partito senza «esperienza militare» ed è stato mandato al «fronte nordorientale». La sua permanenza in Ucraina «non è stata lunga: mi è piaciuto più di quanto pensassi essere un soldato. So di essere fortunato ad essere tornato. La vita è breve e la ricompensa per aver trovato il coraggio e aver fatto del bene è sostanziale», ha affermato in un lungo post in cui ha parlato delle cose «orribili» che ha visto e ha lodato gli altri militari della Legione Straniera definendoli dei «veri combattenti per la libertà».

La guerra «plasmerà il destino della democrazia in questo secolo», ha aggiunto Conor, attivista ambientale arrestato nel 2013 per aver manifestato davanti alla Casa Bianca contro l'oleodotto Keystone XL.

«Sono contento di non aver saputo dove andava»

Per l'erede della famiglia Kennedy la scelta di combattere mostra una rottura con il suo lussuoso stile di vita – è stato pure fidanzato con la cantante Taylor Swift –, oltre ad avere anche un valore simbolico, riportando alla memoria il ruolo di John F. Kennedy nella Guerra Fredda.

Proprio il giorno del suo insediamento, il 20 gennaio 1961, Jfk si soffermò sulle differenze fra un mondo libero e un mondo comunista e assicurò che gli americani avrebbero «pagato ogni prezzo, appoggiato ogni amico e si sarebbero opposti a ogni nemico per assicurare la sopravvivenza e il successo della libertà».

Il 28enne Kennedy è rientrato negli Stati Uniti qualche giorno fa, ha raccontato il padre Robert Kennedy Jr. descrivendo la sua angoscia dopo aver appreso dov'era dalle bollette telefoniche sulla carta di credito del figlio che rivelavano una telefonata dalla Polonia e una, l'ultima, dall'Ucraina. «Sono contento di non aver saputo dove andava – ha ammesso –. Sono volato sulla costa orientale per accoglierlo al rientro e sentire il suo racconto».