Sondaggio Un quinto dei dipendenti non vede l'utilità del lavoro che svolgono

uc, ats

28.7.2023 - 12:33

I "Bullshit jobs" sono più frequenti in alcuni settori economici
I "Bullshit jobs" sono più frequenti in alcuni settori economici
Keystone

Secondo uno studio dell'Università di Zurigo (UZH), un quinto dei dipendenti non vedono uno scopo nel loro lavoro. Questo riguarda in particolare i settori della finanza, delle vendite e del management.

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L'antropologo americano David Graeber, scomparso nel 2020, ha teorizzato questo fenomeno nel suo libro «Bullshit jobs» (2018), in cui denunciava lavori privi di qualsiasi utilità sociale oggettiva. Aveva pure sottolineato che ciò è più comune in alcuni settori economici. Altri studi, invece, hanno rilevato che la professione in sé è poco importante e che le cattive condizioni di lavoro e il senso di alienazione sono molto più frequentemente alla base di questo sentimento.

Simon Walo, sociologo dell'UZH, ha voluto verificarlo di persona e ha analizzato i dati di un'indagine condotta nel 2015 su 1811 persone negli Stati Uniti che svolgevano 21 professioni diverse.

Uno su cinque

Le domande si sono concentrate in particolare sulla sensazione di «dare un contributo positivo alla società» o di «svolgere un lavoro utile». Il risultato: il 19% dei lavoratori di tutte le professioni ha risposto «mai» o «raramente».

Il ricercatore ha poi confrontato i dati di dipendenti con condizioni di lavoro simili e ha scoperto che c'erano effettivamente differenze attribuibili al settore occupazionale. In linea con la teoria di Graeber, i lavoratori del settore finanziario e delle vendite hanno dato le risposte più negative.

In media, hanno detto due volte più spesso degli altri che consideravano il loro lavoro socialmente inutile. Questo vale anche per i dirigenti e gli impiegati (1,6 e 1,9 volte più spesso).

Prova statistica

Secondo Simon Walo, citato in un comunicato stampa dell'UZH, questo studio è il primo a fornire la prova statistica che anche l'ambito professionale può essere un fattore determinante. «I dati originali presentati da Graeber erano principalmente di natura qualitativa, il che rendeva difficile valutare la portata del problema», osserva il ricercatore.

Questo nuovo studio mostra anche che la percentuale di dipendenti che considerano il proprio lavoro inutile è più alta nel settore privato che in quello pubblico o nelle organizzazioni non profit. Conferma inoltre che le condizioni di lavoro, l'alienazione e le interazioni sociali possono avere un'influenza. La ricerca è pubblicata sulla rivista Work, Employment and Society.