Stati UnitiStati Uniti: 15enne uccisa a coltellate in diretta sui social media
SDA
27.1.2021 - 09:38
Orrore in Louisiana, dove una ragazzina di 15 anni è stata uccisa a coltellate all'interno di un negozio Walmart in Louisiana, da quattro ragazzine, poi arrestate. Il tutto è stato trasmesso dalle giovani in diretta sui social media.
«Abbiamo appena accoltellato quella p... al cuore». Così una giovanissima teenager ha rivelato sui social media, con il vanto di chi ha appena conquistato un trofeo, l'orribile assassinio a Lake Charles, in Louisiana. L'episodio, avvenuto intorno alle 19.30 locali di sabato sera, ha sconvolto lo Stato del sud sia per l'età delle protagoniste che per la freddezza con cui hanno portato a termine il crimine.
La polizia ha spiegato che per l'omicidio è stato usato almeno un coltello rubato nel grande magazzino Walmart, e molte delle prove sono state raccolte nel video postato sui social.
Le autorità hanno arrestato quattro teenager di età compresa tra i 12 e i 14 anni. Lo sceriffo del distretto di Calcasieu, Tony Mancuso, ha spiegato: «L'intero omicidio è stato pubblicato sui social, non sembra esserci rimorso. Tutto il caso si è svolto in diretta davanti a noi attraverso Facebook e Instagram – ha spiegato lo sceriffo Mancuso -. Abbiamo filmati di tutto ciò che è accaduto ed è molto inquietante».
Non è chiaro il movente, ma secondo le forze dell'ordine tutto potrebbe essere nato da uno scontro in un cinema. La violenta lite poi degenerata in tragedia è iniziata all'interno del negozio.
La vittima dopo l'accoltellamento è stata portata in un ospedale a Lake Charles, dove è deceduta, mentre le quattro ragazze arrestate (una di 14 anni, due di 13 e una di appena 12 anni) sono state trasferite al Centro di Detenzione Minorile. Una di loro è accusata di omicidio di secondo grado.
Un grave problema giovanile nella comunità
Lo sceriffo ha spiegato che si tratta del «terzo omicidio in sei mesi che coinvolge giovani di età compresa tra gli 11 e i 16 anni»: «Vengono da tutti gli ambienti e sono di tutte le razze. Abbiamo un problema nella nostra comunità che dovremo affrontare, ed è l'accesso alle armi per i bambini. In alcuni casi armi che vengono rubate».
Per questo, Mancuso ha chiesto aiuto ai genitori della comunità, lanciando un appello affinché tengano sotto controllo i loro figli: «Stasera domando ai genitori di prendere in mano la situazione. Non si tratta di una questione per la polizia, è un problema genitoriale. Dobbiamo fare qualcosa per i crimini minorili – ha ribadito ancora -. Possiamo arrestarli, ma questo non risolverà il problema, bisogna che padri e madri sappiano dove sono i loro figli, cosa stanno facendo. Vi supplico e vi esorto a farlo. È davvero straziante quando devi raccogliere i pezzi perché tante famiglie sono state colpite. È un ciclo che dobbiamo fermare, siamo stanchi».
Lo sceriffo ha riconosciuto che le famiglie stanno attraversando «tempi difficili» con la pandemia, ma questa non è una scusa per comportarsi male. E da qui in avanti, ha assicurato, le autorità inizieranno pure a far rispettare in modo severo il coprifuoco a livello distrettuale, in vigore dalle 23 alle 5 nei giorni feriali e da mezzanotte alle 5 nei fine settimana.