EpidemiaCOVID-19: impennata preoccupante dei morti e dei contagi negli Stati Uniti
ATS
29.7.2020 - 09:14
I morti per coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati quasi 1'600, su 60'000 nuovi casi. È quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. Intanto Trump lancia messaggi confusi, condividendo un video poi censurato dai social media perché furoviante.
Gli Stati Uniti martedì hanno registrato 1'592 ulteriori decessi legati al Covid-19 in 24 ore. È il bilancio quotidiano più pesante da due mesi e mezzo a questa parte.
Un'evoluzione della situazione che preoccupa anche perché il paese, dopo due giorni di leggera flessione dei contagi, ne ha nuovamente registrati oltre 60'000, concentrati soprattutto negli Stati del sud e dell'ovest.
Il numero totale di casi di COVID-19 diagnosticati nel paese a stelle e strisce sorpassa i 4,34 milioni. In totale gli Stati Uniti contano più di 149'000 morti dall'inizio della pandemia, cifre che lo rendono il paese con più decessi al mondo.
Dopo aver conosciuto un lieve miglioramento sul finire della primavera, gli Stati Uniti si trovano in difficoltà dalla fine di giugno quando l'epidemia è ripartita verso l'alto. A preoccupare è soprattutto la Florida con i suoi 186 morti nella sola giornata di ieri, martedì, sorpassando la soglia di 6'000 decessi. È salito al secondo posto degli Stati più colpiti con oltre 440'000 casi, dietro la California.
Si teme un'esplosione di morti
Questi due Stati hanno superato il numero d'infezione recensite a New York, che è a lungo stato l'epicentro della pandemia statunitense, ma dove ora la situazione è sotto controllo.
Di fronte all'esplosione delle nuove contaminazioni gli esperti temono che la curva dei morti segua la stessa traiettoria di quella dei contagi, con un po' di ritardo, poiché la comunità scientifica è concorde nel ritenere che l'onda dei decessi segua di tre o quattro settimane quella delle infezioni.
E in effetti il numero dei morti ha già cominciato a salire: nel fine settimana appena trascorso ha sorpassato le 1'000 unità per quattro giorni di seguito, fatto che non era più capitato dalla fine di maggio.
Messaggio confuso di Trump
Il presidente Donald Trump ha reagito alla preoccupazione espressa da diversi esperti e alle accuse in merito alla gestione dell'emergenza, dicendosi vittima di critiche ingiuste e tornando a difendere l'uso della clorochina come terapia anti-Covid anche se l'efficacia del farmaco non è confermata dagli scienziati e il suo uso è sconsigliato dai suoi stessi esperti.
Visibilmente stanco, il 45esimo presidente degli Stati Uniti ha lasciato trasparire l'amarezza per la popolarità dell'immunologo Anthony Fauci e degli altri scienziati membri della cellula di crisi della Casa Bianca: «Sono molto rispettati, ma nessuno mi ama. Dev'essere per la mia personalità», ha detto sibillino.
Video fuorviante rimosso dal web
Nella notte tra lunedì e martedì Twitter ha soppresso un video sulla pandemia, già tolto da Facebook (dove è stato visualizzato 20 milioni di volte) e YouTube, condiviso da Trump, poiché considerato disinformativo. Il filmato mostra un gruppo di medici spiegare, tra altre cose, che le mascherine non sono necessarie e nel quale si dice che «esiste un medicamento» contro il COVID-19, l'idrossiclorochina.
Questo medicinale contro il paludismo è stato promosso da Donald Trump all'inizio della pandemia, ma diversi studi scientifici hanno concluso che non sia efficace contro il nuovo coronavirus. L'agenzia statunitense dei medicinali (FDA) ha raccomandato di non prescrivere questa sostanza per i malati di COVID-19.
Interpellato proprio in merito ad una dottoressa presente nel video, la dottoressa Stella Immanuel, il presidente statunitense l'ha giudicata «molto impressionante». La Immanuel però in passato ha sostenuto l'idea che gli Stati Uniti siano governati da «rettiliani» e che i problemi ginecologici siano legati a relazioni sessuali con spiriti maligni.