GiustiziaVaud: attivista antispecista condannata con la condizionale
bt, ats
19.11.2020 - 16:39
L'attivista antispecista Virginia Markus è stata condannata dal Tribunale di polizia di Nyon (VD) a una pena pecuniaria di 100 aliquote giornaliere da 20 franchi, sospesa per due anni con la condizionale, e a una multa di 200 franchi.
La 30enne ginevrina, finita alla sbarra per diverse azioni fra cui il furto di numerosi animali, è stata riconosciuta colpevole di una serie di reati.
Alla donna sono stati contestati gli illeciti di appropriazione semplice, violazione della sfera segreta o privata mediante apparecchi di presa d'immagini, coazione, violazione di domicilio e impedimento di atti delle autorità.
La sentenza, pronunciata oggi, è meno severa della richiesta della procura, che spingeva per 120 aliquote da 30 franchi più una multa da 300 franchi.
Il furto di 18 capre a Rolle
Paradossalmente l'imputata, che ha riconosciuto l'integralità dei fatti, sebbene sia stata giudicata colpevole di violazione della sfera privata per il caso del mattatoio di Rolle (VD) ha evitato la condanna per questo episodio. Il suo agire, pur se illegale, aveva infatti permesso di scoprire violazioni delle norme in vigore, legate alla macellazione senza stordimento.
Insieme a due complici giudicati in separata sede, nel marzo 2018 l'attivista ha rubato 18 capre da Rolle. Di queste, 17 sarebbero ancora vive ma Markus non vuole fornire informazioni su dove siano. Un anno prima si era introdotta negli stabilimenti per installare telecamere nascoste che riprendevano l'attività all'interno.
Il furto di polli in Vallese
Nell'aprile del 2019 la militante ha poi rubato 24 polli da un allevamento a Vernayaz (VS). La difesa aveva chiesto che, in caso di condanna, la pena fosse attenuata per il «movente onorevole» alla base delle azioni. Una proposta che il tribunale ha rifiutato, ritenendo che la democrazia diretta svizzera consenta di condurre una lotta di stampo animalista senza violare la legge.
Nel corso del processo, Virginia Markus ha assicurato di non avere minimamente intenzione di ripetere gesti simili di disobbedienza civile, il che ha giocato in suo favore. Il tribunale ha però deplorato il fatto che la ginevrina non abbia esitato a danneggiare altri per imporre la propria visione della società.
La trentenne dovrà inoltre risarcire l'allevatore a cui ha sottratto le capre con oltre 11'000 franchi, come riparazione morale e per coprire le spese legali. Ha ora dieci giorni di tempo per presentare un eventuale ricorso al Tribunale cantonale.