Controlli delle cantine I viticoltori indipendenti si appellano al TAF

mh, ats

15.9.2022 - 18:59

Nuova tappa nella vertenza giuridica che oppone da quasi due anni 80 viticoltori indipendenti, in gran parte romandi, e l'amministrazione federale, relativa al sistema di controllo delle cantine.

Immagine d'illustrazione.
Immagine d'illustrazione.
KEYSTONE/Jean-Christophe Bott

Keystone-SDA, mh, ats

Ritenendosi penalizzati dalla nuova procedura, si rivolgono ora al Tribunale amministrativo federale (TAF).

Non siamo contrari al controllo in sé, ma vogliamo che sia adatto alle aziende familiari che già assicurano ai grandi commerci trasparenza e garanzia delle denominazioni, in conformità con le esigenze della politica agricola, ha precisato oggi l'Associazione svizzera dei viticoltori indipendenti (ASTI).

I controlli delle cantine sono passati alla Confederazione

Una nuova ordinanza sul vino, entrata in vigore all'inizio del 2018, stabilisce che i controlli delle cantine, precedentemente effettuati dai cantoni, siano di competenza della Confederazione.

Considerandosi artigiani del vino e non commercianti, i viticoltori si oppongono a questi controlli, che generano un pesante carico amministrativo.

Hanno pertanto ricorso contro una decisione del Controllo svizzero del commercio del vino risalente alla fine del 2020, che ha emesso ammonimenti nei confronti dei viticoltori riottosi.

A metà agosto, l'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) aveva respinto parzialmente il ricorso. Ora i viticoltori si appellano al TAF.