Afghanistan Afghanistan: talebani, «guerra finita»; gli Stati Uniti ammainano bandiera

SDA

16.8.2021 - 07:16

"La guerra è finita"
"La guerra è finita"
Keystone

Da Doha un portavoce dell'ufficio politico dei talebani ha detto ad Al Jazeera che la guerra in Afghanistan «è finita», aggiungendo che sarà chiaro «presto» che tipo di governo ci sarà. Gli Stati Uniti hanno invece ammainato la bandiera sulla loro ambasciata a Kabul.

Il portavoce dei talebani ha aggiunto che il gruppo è pronto a dialogare con «personalità afgane», a cui verrà garantita la necessaria protezione. La sicurezza sarà garantita ai cittadini e alle missioni diplomatiche.

Usa, «in sicurezza aeroporto di Kabul»

Prima di ammainare la bandiera sulla loro ambasciata a Kabul, gli Usa hanno trasferito quasi tutto il personale all'aeroporto, dove le forze statunitensi hanno assunto il controllo della sicurezza per garantire le partenze degli americani e degli altri occidentali dalla capitale afghana ormai in mano dei talebani.

«Possiamo confermare che l'evacuazione sicura di tutto il personale dell'ambasciata è stata completata», ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price in una nota. «Tutto il personale dell'ambasciata si trova nell'aeroporto internazionale di Hamid Karzai, il cui perimetro è protetto dalle forze armate statunitensi», ha annunciato il Dipartimento di Stato.

Nelle ultime due settimane sono già arrivati negli Stati Uniti quasi 2000 afgani in base a un programma speciale di immigrazione. L'evacuazione di migliaia di altre persone ammissibili a questo programma sarà «accelerata», ha affermato il Dipartimento di Stato. Gli afghani che avranno superato tutte le fasi dei controlli di sicurezza verranno inviati direttamente negli Stati Uniti, mentre la procedura avverrà in «luoghi terzi» per coloro per i quali non è stata completata.

«Chi vuole deve poter lasciare il Paese»

Gli Usa, a nome di più di 65 nazioni, hanno anche sollecitato i talebani che hanno ripreso il potere in Afghanistan a lasciare che gli afghani che lo desiderino possano lasciare il Paese, avvertendo che sarà tenuto conto di eventuali abusi.

«Gli Stati Uniti si uniscono alla comunità internazionale nell'affermare che gli afghani e i cittadini internazionali che desiderino partire devono poterlo fare», ha scritto il segretario di Stato Usa Antony Blinken su Twitter mentre il Dipartimento di Stato rilasciava una dichiarazione firmata dai suoi stretti alleati.

«Coloro che occupano posizioni di potere e autorità in tutto l'Afghanistan hanno la responsabilità – e ne devono dar conto – per la protezione della vita umana», afferma la dichiarazione congiunta.

Ghani in Uzbekistan

Il presidente dell'Afghanistan Ashraf Ghani, che ieri ha lasciato il Paese dopo che i talebani entrati nella capitale Kabul, si trova intanto in Uzbekistan. Lo ha riferito il canale Al Jazeera, citato dal Guardian.

Il leader avrebbe raggiunto la capitale uzbeka Tashkent – a circa 700 miglia a nord di Kabul – con sua moglie, il suo capo di gabinetto e il suo consigliere per la sicurezza nazionale.