Nucleare L'AIEA: «L'Iran e la Corea del Nord stanno diventando delle minacce»

SDA

2.12.2022 - 13:24

Il comportamento sul nucleare tenuto da Iran e Corea del Nord sta trasformando questi due Paesi in minacce per la sicurezza internazionale. Lo ha affermato oggi Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea).

Il direttore generale Rafael Mariano Grossi.
Il direttore generale Rafael Mariano Grossi.
KEYSTONE/AP/LISA LEUTNER

Keystone-SDA

«Siamo in un momento difficile, forse decisivo della storia», ha detto Grossi, durante il conferimento della laurea magistrale ad honorem in Ingegneria Nucleare da parte del Politecnico di Milano.

«Negli ultimi 60 anni, l'Aiea ha contribuito alla sicurezza e al benessere di miliardi di persone, ma oggi ci troviamo costantemente messi alla prova, dobbiamo impersonare sempre più spesso il ruolo di cani da guardia».

Occhi sulla Corea del Nord

Il diplomatico argentino di origini italiane ha ricordato che dal 23 febbraio 2021 l'Iran non sta più assolvendo ai propri obblighi: «La Aiea non ha più potuto fare verifiche e controlli, e i nostri equipaggiamenti di sorveglianza sono stati disinstallati. Oggi l'Iran – aggiunge Grossi – possiede abbastanza materiale nucleare per costruire più di una bomba, anche se non vuol dire che la stia davvero realizzando».

Desta preoccupazione anche la Corea del Nord, che nel 2003 è uscita dall'accordo di non proliferazione sul nucleare ed ha espulso i rappresentanti dell'Aiea.

Il nucleare non è solo un problema

Rafael Mariano Grossi ha però sottolineato anche quanto la tecnologia nucleare possa rappresentare una soluzione alle attuali crisi globali: «Le applicazione delle scienze nucleari – ha detto il direttore dell'Aiea – sono talmente estese che possono aiutare a raggiungere più della metà degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Onu».

I reattori attualmente attivi producono il 10% dell'energia globale ed il 25% di quella a basse emissioni di carbonio, ha ricordato Grossi, percentuale che in Europa arriva al 50%. «Si stima che la produzione raddoppierà entro il 2050. Oggi oltre 50 nuovi reattori sono in fase di costruzione in 18 Paesi – ha concluso Rafale Grossi – e altri 30 Paesi stanno considerando o già pianificando di introdurre l'energia nucleare».