Allarme Corea del NordAllarme Corea del Nord, «riattivato il reattore nucleare»
SDA
30.8.2021 - 20:15
La Corea del Nord ha riacceso l'impianto di riprocessamento del combustibile atomico di Yongbyon, visto lo stallo negoziale di due anni e mezzo con gli Stati Uniti sulla denuclearizzazione della penisola.
Keystone-SDA
30.08.2021, 20:15
30.08.2021, 21:44
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L'Aiea, l'agenzia di vigilanza atomica dell'Onu, ha scritto nel suo rapporto annuale di aver raccolto dati a sufficienza per affermare che quel momento si è verificato a inizio luglio, con uno sviluppo definito «profondamente preoccupante». Yongbyon è un impianto nucleare strategico di Pyongyang per l'estrazione del plutonio per i suoi armamenti e il suo funzionamento sarebbe confermato dalle foto satellitari con tanto di rilascio dell'acqua di raffreddamento e da altre fonti.
Il rapporto, presentato venerdì al consiglio dei governatori dell'Agenzia, ha fornito gli ultimi dettagli del reattore da 5 megawatt in cui il Nord ha trattato in passato le barre di combustibile esaurito. «Dall'inizio di luglio 2021, ci sono state indicazioni, incluso lo scarico dell'acqua di raffreddamento, coerenti con il funzionamento del reattore», si legge nel documento, secondo cui non ci sono state indicazioni di operatività per quasi tre anni, dall'inizio di dicembre 2018.
La relazione ha anche menzionato l'attività del vicino laboratorio radiochimico per separare il plutonio dal combustibile esaurito già in precedenza rimosso dal reattore. In questo caso, ha funzionato per circa cinque mesi, da metà febbraio fino a inizio luglio 2021. «La durata del funzionamento di impianto e laboratorio radiochimico è significativamente più lunga quest'anno di quella osservata in passato durante possibili attività di trattamento o manutenzione delle scorie», si legge ancora.
«La continuazione del programma nucleare della Corea del Nord è una chiara violazione delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu ed è profondamente deplorevole», ha concluso l'Aiea, i cui ispettori furono costretti a lasciare il Paese nel 2009, a chiusura di uno stallo negoziale sulla denuclearizzazione maturato a dicembre 2008.
Secondo il ministero della Difesa sudcoreano, Pyongyang non ha risposto alle chiamate quotidiane del Sud tramite la 'linea rossa' militare per protesta verso le manovre Seul-Washington terminate la scorsa settimana. Il rappresentante speciale americano per il Nord, Sung Kim, ha detto la scorsa settimana a Seul che gli Stati Uniti non hanno intenti ostili verso il Nord, rinnovando l'offerta di un incontro con gli omologhi nordcoreani «ovunque, in ogni momento». Nei loro colloqui, Kim e la controparte sudcoreana Noh Kyu-duk hanno discusso vari settori dell'assistenza umanitaria al Nord, inclusa quella sanitaria, per incoraggiare il ritorno al dialogo.
Nel fine settimana, Noh è volato a Washington per colloqui con funzionari del Dipartimento di Stato e del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, mentre è ancora in corso la caotica ritirata Usa dall'Afghanistan. L'aggiunta del dossier nordcoreano sarebbe un altro bel grattacapo per l'amministrazione di Joe Biden.