Nicaragua L'ambasciatrice dell'Ue lascia il Paese dopo la sua espulsione

SDA

2.10.2022 - 08:32

Da rivoluzionario a despota: il presidente del Nicaragua Daniel Ortega alla celebrazione del 43esimo anniversario della rivoluzione sandinista a Managua, il 19 luglio 2022. (foto d'archivio)
Da rivoluzionario a despota: il presidente del Nicaragua Daniel Ortega alla celebrazione del 43esimo anniversario della rivoluzione sandinista a Managua, il 19 luglio 2022. (foto d'archivio)
Keystone

L'ambasciatrice dell'Ue in Nicaragua, Bettina Muscheidt, ha lasciato il Paese dopo essere stata dichiarata persona non grata dal governo di Daniel Ortega. Lo riferisce Infobae.

2.10.2022 - 08:32

Muscheidt, che aveva assunto il suo incarico a Managua nel settembre 2021, è stata espulsa dopo una dichiarazione sui prigionieri politici nicaraguensi durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La capo delegazione dell'Unione europea, ha lasciato il Nicaragua al termine di una settimana di tensioni tra Managua e la comunità internazionale, segnata dalla rottura delle relazioni diplomatiche con i Paesi Bassi, ed il rifiuto di accogliere a Managua il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti, Hugo Rodríguez.

«Porre fine alla repressione»

Il ministro degli Esteri del Paese centroamericano, Denis Moncada, ha informato verbalmente l'ambasciatrice Bettina Muscheidt che avrebbe dovuto lasciare il Paese dopo che la settimana scorsa, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la delegazione dell'Ue aveva esortato il Nicaragua a «porre fine alla repressione» contro oppositori, sacerdoti e media indipendenti e a ripristinare la «democrazia».

Il media locale 100% Noticias ha indicato mercoledì che «il ministero degli Esteri del Nicaragua aveva informato il quartier generale dell'Ue che il suo ambasciatore non era più persona grata a Managua».

Inoltre, in un articolo del media che opera dall'esilio, in Costa Rica, si affermava che il regime giustificava il provvedimento sostenendo che l'Ue aveva dimostrato «interferenza e mancanza di rispetto per la sovranità nazionale» del Nicaragua.

Daniel Ortega sulla black list dell'Ue

L'Ue ha iscritto almeno 24 tra persone e entità nella sua black list che prevede misure restrittive di carattere economico e divieto di viaggi nell'Unione.

Si tratta in particolare di familiari del presidente Daniel Ortega e del vicepresidente Rosario Murillo, la polizia nazionale del Nicaragua, il Consiglio elettorale supremo e la società che sovrintende alle telecomunicazioni e ai servizi postali. Questi ultimi sono ritenuti responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, compresa la repressione della società civile, il sostegno a elezioni presidenziali e parlamentari fraudolente e l'indebolimento della democrazia e dello stato di diritto.

L'Ue ha inoltre chiesto al regime di Ortega di rilasciare più di 200 oppositori, inclusi sette ex candidati alla presidenza che sono stati incarcerati lo scorso anno prima delle elezioni di novembre, in cui il presidente ha vinto la sua terza rielezione consecutiva dal 2007.

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