Minoranza afghana Amnesty: «I talebani hanno ucciso e torturato diversi hazara»

SDA

20.8.2021 - 11:52

"La brutalità a sangue freddo di questi omicidi è un promemoria del passato dei talebani e un orribile indicatore di ciò a cui si potrebbe andare incontro con un governo talebano", ha dichiarato la segretaria generale di Amnesty International, Agnès Callamard. (Immagine d'archivio del 2019)
"La brutalità a sangue freddo di questi omicidi è un promemoria del passato dei talebani e un orribile indicatore di ciò a cui si potrebbe andare incontro con un governo talebano", ha dichiarato la segretaria generale di Amnesty International, Agnès Callamard. (Immagine d'archivio del 2019)
Keystone

I talebani hanno «massacrato» e torturato diversi membri della minoranza hazara in Afghanistan. Lo ha denunciato l'organizzazione non governativa (ong) impegnata nella difesa dei diritti umani Amnesty International.

Keystone-SDA

Testimoni hanno fornito resoconti strazianti degli omicidi, avvenuti all'inizio di luglio nella provincia di Ghazni, secondo quanto riporta la Bbc.

Nel rapporto pubblicato ieri, l'ong afferma che nove uomini hazara, il terzo gruppo etnico più grande del Paese, sono stati uccisi tra il 4 e il 6 luglio nel distretto di Malistan, nella provincia orientale di Ghazni. L'organizzazione ha intervistato testimoni oculari e ha esaminato le prove fotografiche dopo gli omicidi.

Gli abitanti del villaggio hanno affermato di essere fuggiti sulle montagne quando i combattimenti tra le forze governative e i combattenti talebani si sono intensificati. Quando alcuni di loro sono tornati al villaggio di Mundarakht per raccogliere cibo, hanno detto che i talebani avevano saccheggiato le loro case e li stavano aspettando. Ed alcuni di loro hanno subito un'imboscata. Tre delle nove vittime sarebbero state torturate, agli altri i talebani avrebbero sparato.

Un testimone oculare ha chiesto ai talebani il perché di tanta brutalità ed un combattente ha risposto: «Quando è il momento del conflitto, tutti muoiono, non importa se hai armi o meno. È il tempo della guerra».

La segretaria generale di Amnesty, Agnès Callamard, commentando l'eccidio, ha dichiarato: «La brutalità a sangue freddo di questi omicidi è un promemoria del passato dei talebani e un orribile indicatore di ciò a cui si potrebbe andare incontro con un governo talebano».