L'Arabia Saudita ha approvato oggi una riforma parziale dei servizi di sicurezza, dopo che il caso del giornalista Jamal Khashoggi, ucciso nel consolato saudita di Istanbul, aveva suscitato polemiche e accuse internazionali contro il governo di Riad.
L'agenzia governativa saudita Spa ha riferito che il Comitato speciale per la riforma dei servizi di intelligence, creato alcune settimane su ordine del principe ereditario Mohammed Bin Salman, ha oggi approvato una serie di "soluzioni urgenti".
Il Comitato, che è presieduto sempre da Bin Salman, ha deciso di creare un "dipartimento per la strategia e lo sviluppo" che si assicuri che le operazioni siano "in linea con la strategia" dei principali organi di sicurezza del regno.
È stata anche approvata la creazione di un "dipartimento legale", che dovrà verificare che le operazioni rispettino "il diritto internazionale e i diritti umani". Gli agenti per le operazioni saranno selezionati da un comitato ad hoc, anche questo creato secondo le "misure urgenti" decise oggi.
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