Accusa di stupro Assange: la Svezia ha ceduto alla politica

ATS

13.5.2019 - 13:13

La decisione della magistratura svedese di riaprire il fascicolo sul sospetto di stupro nei confronti di Julian Assange è il frutto della «pressione politica che circonda la vicenda».

Lo denuncia via Twitter il giornalista investigativo islandese Kristinn Hrafnsson, attuale direttore di Wikileaks.

Hrafnsson ricorda come gli allora responsabili della procura svedese avessero concluso già nel 2010 che «nessun reato era stato commesso». E come il caso sia stato poi riaperto da altri magistrati, avviato di nuovo verso l'archiviazione nel 2013 e infine chiuso nel 2017 prima della riapertura odierna. Sottolinea infine che l'incriminazione sarebbe stata possibile anche durante l'asilo di Assange nell'ambasciata ecuadoriana a Londra, ma che i pm svedesi non l'hanno mai formalizzata. In ogni modo, conclude, ora «Julian avrà la chance di riabilitare il suo nome» definitivamente.

«Assange è innocente», fa eco il suo avvocato svedese Per Samuelsen, «molto sorpreso» che la procura abbia ritenuto «ragionevole riaprire un caso vecchio di 10 anni».

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