IranIn ospedale un'attivista in sciopero della fame da 40 giorni
ATS
19.9.2020 - 19:09
Nasrin Sotudeh, avvocatessa e attivista per i diritti umani iraniana detenuta dal 2018, è stata portata in ospedale per il deterioramento delle sue condizioni di salute a causa dello sciopero della fame da 40 giorni per chiedere il rilascio dei prigionieri politici.
L'avvocatessa è stata portata oggi all'ospedale Talaghani di Teheran per «indebolimento fisico, palpitazioni di cuore e respiro affannoso», ha detto il marito, Reza Khandan, al canale della BBC in persiano.
Nasrin Sotudeh, insignita del Premio Sacharov del Parlamento europeo nel 2012, è conosciuta tra l'altro per le sue battaglie in difesa dei diritti delle donne in Iran, tra le quali quella contro l'obbligatorietà di indossare il velo islamico.
Condannata a 33 anni di reclusione
Dopo avere scontato tre anni di carcere tra il 2010 e il 2013, è stata nuovamente arrestata nel 2018 e condannata a 33 anni di reclusione e 148 frustate per reati che vanno dall'aver «complottato contro la sicurezza nazionale» alle «minacce contro il sistema», dall'«istigazione alla corruzione e alla prostituzione» al fatto di essere «comparsa senza velo in un'aula di tribunale».
L'attivista dovrà tuttavia scontare «solo» i 12 anni relativi al reato più grave di cui è stata riconosciuta colpevole.
La figlia ventenne di Nasrin Sotudeh, Mehraveh Khandan, era stata fermata il mese scorso e poi rilasciata.