Medio Oriente L'Australia: «Siamo favorevoli a uno Stato palestinese'»

SDA

10.4.2024 - 10:05

L'Australia è pronta a riconoscere uno Stato palestinese. (Nell'immagine: la ministra degli esteri Penny Wong).
L'Australia è pronta a riconoscere uno Stato palestinese. (Nell'immagine: la ministra degli esteri Penny Wong).
Keystone

La ministra degli Esteri australiana Penny Wong ha indicato che il governo di Canberra è disposto a riconoscere uno Stato palestinese.

Il tutto nell'ambito di una spinta internazionale per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas, senza dover aspettare anni di negoziati con Israele su una soluzione di due Stati.

Parlando a una conferenza sulla sicurezza nell'Università Nazionale Australiana a Canberra, Wong ha sostenuto che la pace durevole può solo essere raggiunta con una soluzione di due Stati, con «uno Stato palestinese accanto allo Stato di Israele».

Wong ha sottolineato che una condizione di Stato potrà migliorare le prospettive di pace, «aprendo una strada verso un accordo fra due Stati». Secondo Wong, è nell'interesse di Israele rispondere alle richieste della comunità internazionale.

La ministra ha tuttavia sottolineato che Hamas non potrà avere alcun ruolo in un futuro Stato palestinese e che Israele ha il diritto di difendersi.

Spagna sulla stessa linea

Voci in questo senso arrivano anche dall'Europa. «La Spagna è preparata per riconoscere lo Stato palestinese», perché la soluzione dei due Stati per porre fine al conflitto israelo-palestinese possa «farsi strada», ha ribadito il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Quest'ultimo ha ricordato l'accordo raggiunto con gli omologhi di Irlanda, Slovenia e Malta per promuovere il riconoscimento dello Stato palestinese e ha annunciato che nel suo prossimo tour, in programma venerdì, rinnoverà l'appello a riconoscere la Palestina ad altri leader europei.

«Lo farò perché è la cosa giusta, è quello che reclama la maggioranza della società e per l'interesse geopolitico di Europa», ha detto il leader socialista. «La comunità internazionale non potrà aiutare lo Stato palestinese se non riconosce prima la sua esistenza», ha aggiunto.