Attentato? Auto esplode vicino a Mosca, morta la figlia dell'ideologo di Putin

SDA

21.8.2022 - 08:00

Daria Dugina, 30 anni, commentatrice politica e figlia di Oleksandr Dugin – considerato l'«ideologo di Putin» – è morta a seguito dell'esplosione della sua auto alla periferia di Mosca. Padre e figlia sulla lista delle persone sanzionate dall'Occidente.

21.8.2022 - 08:00

Il fatto è avvenuto verso le 21.45 locali di ieri nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi, a circa 20 chilometri a ovest rispetto alla capitale russa.

Secondo le prime informazioni, la donna era alla guida di una Toyota Land Cruiser Prado di proprietà del padre e sulla quale non c'erano altri passeggeri.

Dopo la deflagrazione – hanno raccontato alcuni testimoni – l'auto si è rovesciata ed è finita fuori strada.

Il padre doveva essere con lei

Il corpo carbonizzato (e irriconoscibile) della vittima è stato recuperato dai soccorritori giunti sul posto. In alcuni video – diffusi in rete – si vede Dugin disperato, con le mani nei capelli, a pochi metri dall'auto in fiamme.

Al momento l'ipotesi più probabile è che si sia trattato di un attentato: secondo alcune fonti lo stesso Dugin – impegnato in serata in una conferenza su «Tradizione e storia» vicino a Mosca (alla quale ha partecipato anche Daria Dugina come ospite) – avrebbe dovuto trovarsi in auto con la figlia, commentatrice televisiva, ma alla fine ha deciso di viaggiare su un'altra vettura.

Chi è Oleksandr Dugin?

Oleksandr Dugin, consigliere di diversi politici, è un filosofo russo noto per le sue opinioni anti-occidentali, di estrema destra e «neo-eurasiatiche».

Negli ultimi anni è stato definito dai media occidentali come uno degli ispiratori della politica estera di Vladimir Putin, mentre la stampa russa lo considera una «figura marginale» per le sue opinioni «ritenute troppo radicali anche dai nazionalisti».

Nel 2014 – riporta Russia Today – è stato licenziato dall'Università statale di Mosca dopo il suo appello a «uccidere, uccidere, uccidere» gli ucraini.

La pista dell'attentato è quella privilegiata

Gli investigatori hanno aperto un'indagine criminale sul fatto, scrive l'agenzia Tass.

Gli stessi inquirenti del Dipartimento investigativo della capitale russa, che indagano anche per la modalità con la quale è stato compiuto l'attentato, che ha messo in pericolo altra gente, hanno dichiarato che, dai primi accertamenti, appare probabile che sulla Toyota fosse stato «piantato un ordigno esplosivo».

Dugin padre e figlia colpiti da sanzioni occidentali

Daria Dugina, scrive il Guardian, citando l'ufficio del governo britannico per l'implementazione delle sanzioni, era bollata come «fautore di alto profilo e frequente di disinformazione sull'Ucraina e sull'invasione russa su varie piattaforme online».

Era anche oggetto di sanzioni da parte del Dipartimento del Tesoro USA come direttrice del sito United World International (Uwi), accusato di disinformazione, di proprietà di Ievgeny Prigozhin, stretto alleato di Putin.

Oleksandr Dugin, il padre, è ritenuto fomentatore dell'ideologia ultranazionalista «eurasiatica» – bollata come «fascismo russo» – che ispira la politica estera «imperialista» di Vladimir Putin e quindi anche l'invasione dell'Ucraina. È sotto sanzioni internazionali dal 2015, come «ideologo» dell'annessione della Crimea alla Russia.

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