USA Autorizzato l'uso di sangue dei guariti da Covid, ma gli scienziati sarebbero contrari

ATS

24.8.2020 - 07:14

Annuncio a sorpresa di Donald Trump
Annuncio a sorpresa di Donald Trump
Source: KEYSTONE/AP/Alex Brandon

Alla vigilia della convention repubblicana Donald Trump ha annunciato che la Food and Drug Administration ha concesso l'autorizzazione all'uso in emergenza del plasma dei guariti dal Covid-19 per curare i malati.

«E' una terapia potente che trasmette i forti anticorpi delle persone guarite a quelle malate e ha un incredibile tasso di successo», ha spiegato, lanciando poi un appello alle persone uscite dal tunnel del coronavirus a donare il sangue.

Il tycoon si terrebbe invece in tasca un asso da giocare più avanti: secondo il Financial Times, sta valutando la possibilità di aggirare i normali standard normativi statunitensi per accelerare l'iter del vaccino sperimentale contro il covid-19 così da poterlo utilizzare prima delle elezioni del 3 novembre.

Il piano prevederebbe che la Fda concedesse ad ottobre «l'autorizzazione all'uso di emergenza» del vaccino sviluppato dall'Università di Oxford con AstraZeneca, sulla base dei risultati di uno studio britannico relativamente piccolo.

L'uso di emergenza del plasma bloccato dagli scienziati, ma...

Trump ha assicurato che la decisione della Fda «non ha nulla a che fare con la politica». Ma da più parti c'è il sospetto che la Fda possa subire pressioni politiche, a scapito della sicurezza e dell'efficacia dei trattamenti.

Proprio la scorsa settimana, secondo quanto riportato dal New York Times, l'autorizzazione della Fda all'uso di emergenza del plasma per curare il covid-19 era rimasta bloccata dopo l'intervento di alcuni dirigenti sanitari, tra cui Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e membro della task force della Casa Bianca contro la pandemia, entrato più volte in conflitto con Trump sulla gestione della crisi.

Secondo questi dirigenti, i dati raccolti finora sul plasma convalescente sono troppo deboli. Da marzo ad oggi comunque negli Usa sono già stati trattati in via sperimentale con questa terapia circa 70 mila pazienti.

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