La Birmania torna in piazza, a tre mesi dal golpe dei militari, in tutte le città del Paese con marce lampo per la democrazia, sfidando la repressione della giunta.
I manifestanti nel centro commerciale di Yangon – un epicentro della protesta con una massiccia presenza della sicurezza – hanno organizzato dimostrazioni lampo per evitare il confronto con polizia e soldati.
«Abbiamo la verità. Solo la verità prevarrà», si legge in uno striscione issato mentre le persone marciavano veloci attraverso un quartiere, lanciando il saluto a tre dita di sfida.
In diverse località della città testimoni hanno riferito esplosioni, forse anche di una bomba, ma non è chiaro se qualcuno sia stato ferito e nessuno ha rivendicato la responsabilità. «Loro (la giunta) hanno fatto vivere le persone nella paura ed è bene che anche loro siano nervosi», ha detto un residente di Yankin.