Guerra in Ucraina Blinken: «Ci saremo se Mosca vuole negoziare»

SDA

30.4.2024 - 07:01

Blinken ha parlato dalla capitale saudita Riad, dove si trova in visita.
Blinken ha parlato dalla capitale saudita Riad, dove si trova in visita.
Keystone

Se la Russia mostrerà un sincero desiderio di negoziare per porre fine alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti saranno sicuramente presenti.

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Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in una conversazione con il presidente del World Economic Forum, Borge Brende, a Riad, secondo quanto riporta Radio Liberty. La fine della guerra dipende dal presidente russo Vladimir Putin, ha affermato Blinken: «Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì», ha aggiunto.

«Essa (la fine della guerra, ndr) dipende in gran parte da Vladimir Putin e da ciò che deciderà... Spero che Putin capirà il messaggio e dimostrerà la sua disponibilità a negoziati sinceri in conformità con i principi fondamentali che sono alla base della comunità internazionale e della Carta delle Nazioni Unite: sovranità, integrità territoriale, indipendenza», ha affermato Blinken.

Secondo il segretario di Stato americano l'aggressione della Russia si è trasformata in un fiasco strategico per Mosca, che ha dovuto compiere enormi sforzi per eludere i controlli e le sanzioni sulle esportazioni ed è stata costretta a riorientare la propria economia: una situazione che non può essere sostenuta a lungo termine. In generale, quindi, il Paese adesso è più debole economicamente e militarmente.

Gli ucraini, intanto, sono uniti «come mai prima d'ora» contro la Russia, ha aggiunto Blinken e «la Nato è più forte e più grande». L'Europa nel frattempo «si è liberata della dipendenza dalle risorse energetiche russe in modo straordinario in soli due anni. Tutto ciò, a mio avviso, rappresenta un enorme fallimento strategico per la Russia. Spero che questo venga riconosciuto. Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì».