Brasile Bolsonaro vuole controllare attività Ong

ATS

4.1.2019 - 13:11

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro (foto d'archivio)
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/EPA EFE/MARCELO CHELLO

In una delle sue prime decisioni come presidente del Brasile, Jair Bolsonaro ha disposto che il potere esecutivo controlli le attività delle organizzazioni non governative e degli organismi internazionali.

Tale iniziativa è stata denunciata come illegale da molte Ong e associazione presenti nel paese sudamericano.

Nell'organizzare il suo gabinetto, Bolsonaro ha affidato a Carlos Alberto Cruz, un generale in pensione, la segreteria di governo (un organismo con rango ministeriale), specificando che fra le sue funzioni ci sarà quella di "sorvegliare, coordinare, monitorare ed accompagnare le azioni ed attività degli organismi internazionali e delle organizzazioni non governative nel territorio nazionale".

Mauri Cruz, responsabile della Associazione brasiliana di Ong (Abong) ha detto che questa iniziativa "ci preoccupa molto", e che chiederà al governo di modificare queste istruzioni, avvertendo che se la richiesta non sarà accolta "valuteremo la possibilità di presentare un ricorso di inconstituzionalità al Supremo Tribunale Federale (Stf)".

Da parte sua Bruno Brandao, direttore locale di Transparency International, ha sottolineato che "la Costituzione è del tutto chiara in materia di garanzie per la libertà di associazione", perché insieme alla "libertà di stampa e all'attivismo dei cittadini risultano cruciali per qualsiasi paese che intenda affrontare in modo sostenibile la piaga della corruzione".

Durante la sua campagna elettorale, Bolsonaro ha criticato varie volte le Ong e "gli attivisti", denunciando che sono strumentalizzati in chiave politica, accusa che ha rilanciato due giorni fa su Twitter, sostenendo che le comunità indigene sono "sfruttate e manipolate dalle Ong".

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