Brasile Diplomatici stranieri: «Bolsonaro agisce come Trump»

SDA

19.7.2022 - 14:43

Bolsonaro vuole i militari alle urne: per i diplomatici stranieri è come Trump (foto d'archivio)
Bolsonaro vuole i militari alle urne: per i diplomatici stranieri è come Trump (foto d'archivio)
Keystone

Gli ambasciatori stranieri in Brasile hanno paragonato le critiche al sistema elettorale espresse dal presidente Jair Bolsonaro alla posizione dell'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in occasione delle elezioni americane del 2020.

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È quanto riferiscono oggi, martedì, alcuni media locali.

Davanti a decine di ambasciatori e diplomatici, Bolsonaro ha denunciato ieri la «scarsa affidabilità» delle urne elettroniche e ha invitato il Tribunale superiore elettorale (Tse, l'organo responsabile per la regolarità delle elezioni) ad accettare le raccomandazioni indicate dalle forze armate per migliorare il sistema di voto.

Militari alle urne per «più trasparenza»

Il capo dello Stato ha suggerito in particolare che i militari possano eseguire un conteggio parallelo dei voti usciti dalle urne elettroniche «per garantire più trasparenza».

Alcuni diplomatici – che hanno parlato in condizione di anonimato – hanno detto al quotidiano Folha de S.Paulo che le parole di Bolsonaro sembravano dirette ai suoi elettori piuttosto che ai rappresentanti di governi stranieri.

«Possibili eventi simili a Capitol Hill»

Durante la sua presentazione di circa 50 minuti, il leader di destra ha criticato il presidente uscente del Tse, Edson Fachin, per il suo presunto sostegno al candidato dell'opposizione, l'ex presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva, e per aver rilasciato dichiarazioni all'estero contro il suo governo.

Fachin ha recentemente affermato a Washington che alle elezioni del prossimo 2 ottobre – dove Bolsonaro cercherà di ottenere un secondo mandato – potrebbero verificarsi eventi simili all'assalto al Campidoglio Usa nel gennaio 2021. Secondo il quotidiano O Globo, alcuni diplomatici stranieri si sarebbero detti «preoccupati per la democrazia» in Brasile, dopo l'incontro con Bolsonaro.