Assimilati con la forza Canada: risarcimento record per bimbi nativi discriminati

SDA

5.1.2022 - 11:21

Bambini in un collegio per nativi a Kamploons, nella Columbia Britannica (Canada) nel 1937. (foto d'archivio diffusa il 29 maggio 2021 dal Centro nazionale per la verità e la riconciliazione dell'Università di Manitoba)
Bambini in un collegio per nativi a Kamploons, nella Columbia Britannica (Canada) nel 1937. (foto d'archivio diffusa il 29 maggio 2021 dal Centro nazionale per la verità e la riconciliazione dell'Università di Manitoba)
Keystone

Il Canada ha annunciato un accordo di principio da 40 miliardi di dollari canadesi (circa 29 miliardi di franchi svizzeri) per riformare il suo sistema di assistenza all'infanzia e risarcire le famiglie indigene che negli anni sono state discriminate.

Lo ha annunciato la ministra dei Servizi indigeni, Patty Hajdu. Si tratta del più grande accordo mai raggiunto nel Paese, ha commentato un funzionario del governo.

Metà della somma servirà a risarcire i bambini indigeni che sono stati tolti alle loro famiglie e affidati alle cure statali, mentre l'altra metà sarà destinata alla riforma del sistema dei servizi all'infanzia.

Fosse comuni scoperte la scorsa estate

Nel 2019 un tribunale aveva ordinato al governo canadese di pagare 40 mila dollari canadesi per ciascun bambino sottratto dopo il 2006 ai suoi genitori e dato in affidamento al di fuori della comunità indigena.

Sulla vicenda i riflettori sono tornati ad accendersi nell'estate 2021, con la scoperta di varie fosse comuni con i resti di centinaia di bambini nativi assimilati con la forza alla cultura dominante nelle scuole residenziali (in gran parte cattoliche).