BELGRADO
La portavoce della commissione Ue Maja Kocijancic ha respinto le accuse di Belgrado di "doppi standard" da parte dell'Unione europea nel valutare la vicenda della Catalogna in spagna e quella del Kosovo in rapporto alla Serbia.
"Il diritto internazionale e' universale e la Ue lo rispetta in pieno. Non vi sono doppi standard", ha affermato oggi la portavoce all'agenzia serba Tanjug, con riferimento alla presa di posizione di ieri della commissione secondo cui le vicende della Catalogna e del Kosovo "non sono paragonabili".
"Il Kosovo è un caso sui generis e come tale non si può paragonare con nessun'altra situazione", ha detto Kocijancic alla Tanjug. "Non ci sono doppi standard". Sottolineando come la Serbia e gli altri Paesi dei Balcani occidentali abbiano una "chiara prospettiva europea", la portavoce ha detto che a Bruxelles si aspetta con interesse la visita che effettuerà la prossima settimana la premier serba Ana Brnabic, con la quale si continueranno i colloqui sul prosieguo del cammino della Serbia verso la Ue.
Ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic e la premier Brnabic avevano criticato la posizione della commissione sulla vicenda catalana. "Tutti in Serbia si chiedono come mai il referendum sull'indipendenza della Catalogna è illegale mentre la secessione del Kosovo è stata possibile perfino senza referendum", aveva detto Vucic.
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