Disastro nucleare Pechino convoca l'ambasciatore di Tokyo per le acque di Fukushima

SDA

22.8.2023 - 17:09

La centrale di Fukushima
La centrale di Fukushima
Keystone

Il vice ministro degli Esteri cinese Sun Weidong ha convocato l'ambasciatore giapponese in Cina in merito all'annuncio di Tokyo relativo all'inizio dello scarico nell'oceano «delle acque reflue contaminate» dalla centrale nucleare di Fukushima a partire da giovedì.

Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri.

Sun ha sottolineato, nell'incontro con l'ambasciatore Hideo Tarumi, che se il Giappone «insiste nel seguire la propria strada, il governo cinese adotterà le misure necessarie per salvaguardare con fermezza l'ambiente marino, la sicurezza alimentare e la salute pubblica». Tokyo, «ignorando i forti dubbi e l'opposizione della comunità internazionale, ha insistito nell'annunciare che avvierà lo scarico in mare dell'acqua contaminata dalla nucleare di Fukushima».

Si tratta di un atto «estremamente egoista e irresponsabile» che «trasferisce in modo palese il rischio di inquinamento nucleare ai Paesi vicini, compresa la Cina, e mette l'interesse personale al di sopra del benessere a lungo termine delle persone nella regione e nel mondo», si legge ancora nella nota.

La Cina esprime «seria preoccupazione e forte opposizione», ha aggiunto Sun, sottolineando che l'incidente nucleare di Fukushima, «tra i più gravi al mondo finora, ha causato la fuoriuscita di una grande quantità di materiale radioattivo e ha avuto un profondo impatto sull'ambiente marino, sulla sicurezza alimentare e sulla salute umana».

Pechino «esorta vivamente la parte giapponese a revocare la sua decisione sbagliata, a smettere di promuovere con la forza il piano per scaricare in mare acque contaminate dal nucleare, a comunicare in buona fede con i Paesi vicini con un atteggiamento sincero e responsabile per evitare danni imprevedibili».