Tensioni Cina non riconoscerà più passaporti Bno per Hong Kong

La Cina non riconoscerà più il passaporto British National (Overseas) per gli abitanti di Hong Kong, mentre la Gran Bretagna vuole aprire le sue porte a milioni di residenti dell'ex colonia dopo la stretta operata da Pechino con la legge sulla sicurezza nazionale.

«Dal 31 gennaio, la Cina non riconoscerà più il cosiddetto passaporto BNO come documento di viaggio e documento di identità, e si riserva il diritto di intraprendere ulteriori azioni», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, nella conferenza stampa quotidiana.

Zhao ha detto che una Cina «indignata» credeva che la Gran Bretagna si fosse spinta ben oltre lo scopo dell'accordi raggiunti, in merito alla restituzione dei territori da Londra a Pechino, annullandoli. «Il Regno Unito sta cercando di trasformare un gran numero di residenti di Hong Kong in cittadini britannici di seconda classe e ha già cambiato completamente la natura del Bno», ha aggiunto Zhao, menzionando il tipo di passaporto che consentiva ai loro possessori di viaggiare e vivere in Gran Bretagna per brevi periodi. Mentre la modifica approvata da Londra, effettiva dal 31 gennaio, darà la possibilità anche di risiedere e di ottenere la cittadinanza.

Non è chiaro cosa, in termini pratici, possa accadere con il non riconoscimento del Bno: i funzionari cinesi avevano già avvertito nel 2020 che avrebbero potuto prendere in considerazione un'azione del genere, citando nell'occasione il diniego di utilizzo per i viaggi verso la Cina.

Tuttavia, non è chiaro se le autorità di Pechino siano a conoscenza delle persone titolari del documento: gli abitanti dell'ex colonia usano il passaporto o la carta d'identità di Hong Kong per lasciare la città, e il passaporto per spostarsi in Cina. Il Bno, in altri termini, sarebbe operativo all'arrivo in Gran Bretagna o in un altro Paese che riconosce il documento.