Politica Conte: «Guiderò il governo con disciplina e onore»

9.9.2019

Il premier italiano Giuseppe Conte (foto d'archivio )
Il premier italiano Giuseppe Conte (foto d'archivio )
Source: KEYSTONE/EPA CHIGI PALACE/FILIPPO ATTILI/CHIGI PALACE HANDOUT

«Oggi ci presentiamo per chiedere a voi, rappresentanti del popolo italiano, la fiducia sul nuovo governo, che sarà mio compito guidare con «disciplina e onore»«. Lo ho detto il premier italiano Giuseppe Conte in Aula alla Camera.

«La sfida sul piano interno è quella di ampliare la partecipazione alla vita lavorativa delle fasce di popolazione finora escluse. Esse si concentrano soprattutto tra i giovani e le donne, particolarmente nel Mezzogiorno», ha affermato Conte.

«Scarsa formazione, carente dotazione di conoscenze e di competenze, difficoltà di conciliare vita familiare e vita lavorativa» – ha detto – saranno al centro dell'azione di governo. «Scuole e università di qualità, asili nido e servizi alle famiglie, specialmente quelle con figli, saranno dunque le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato intervento sarà sugli asili nido. Non possiamo indugiare oltre».

«Vogliamo offrire loro, come a tutti gli altri lavoratori, opportunità di lavoro, salari adeguati e condizioni di vita degne di un Paese civile, di un Paese che, fin dal 1948, ha sancito, nella propria Carta fondamentale, il diritto del lavoratore a un'esistenza libera e dignitosa. Dobbiamo perciò rimuovere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di questo primario obiettivo e che – purtroppo – sono riconducibili alle più varie cause», ha continuato.

Nazione esposta a «un inesorabile declino»

«Questo Governo, quale prima misura di intervento a favore delle famiglie con redditi bassi e medi, si adopererà, con le Regioni, per azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili-nido e micro-nidi a partire dall'anno scolastico 2020-2021 e per ampliare, contestualmente, l'offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno. È una delle varie misure che introdurremo anche al fine di sostenere la natalità e contrastare così il declino demografico», ha dichiarato.

«È in gioco il futuro dei nostri giovani migliori. Purtroppo, tra le tante eccellenze del nostro Paese, ve ne è una che – da troppi anni – stiamo «esportando», al di là delle nostre intenzioni.

Sono le nostre ragazze, i nostri ragazzi, soprattutto quelli del Sud – ha sottolineato – costretti ad abbandonare i propri affetti, i territori in cui sono cresciuti per trovare all'estero nuove opportunità di vita. Occorre invertire questa tendenza, che espone la nostra Nazione al rischio di un inesorabile declino».

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