USAConto alla rovescia per Biden, crolla la popolarità di Trump, che medita vendetta
SDA
17.1.2021 - 16:35
Conto alla rovescia per Joe Biden, quando mancano quattro giorni al giuramento e all'insediamento del 46mo presidente degli Stati Uniti. Crolla intanto la popolarità di Donald Trump, che medita vendette.
Un Inauguration Day, quello di mercoledì 20 gennaio, senza precedenti nella storia americana, con la cerimonia e il tradizionale programma di eventi stravolti dai rischi per la sicurezza. Da una parte la pandemia fuori controllo, dall'altra il pericolo di proteste armate da parte di sostenitori pro-Trump e di gruppi dell'estrema destra.
La chiamano «Zero Fail Mission». Washington in queste ore è una città blindata, fortificata, militarizzata. Una cosa mai vista. Fino a 25'000 i soldati della Guardia Nazionale dispiegati nella capitale federale a sostegno delle forze di polizia, degli uomini del Secret Service e degli agenti dell'FBI.
Tutte le strade attorno al cosiddetto Federal Triangle sono chiuse, decine i checkpoint e i blocchi. L'area di Capitol Hill, dove ha sede il Congresso, e quella della Casa Bianca sono protette da una barriera quasi invalicabile alta oltre due metri.
Il National Mall è chiuso. Alberghi e Airbnb hanno cancellato tutte le prenotazioni per evitare l'afflusso di persone e le compagnie aeree hanno rafforzato i controlli su tutti i voli per Washington. Ma l'allarme è nel Paese intero, col timore di disordini davanti alle sedi istituzionali di molti Stati.
In questo clima Biden, che a 78 anni sarà il presidente più anziano della storia statunitense, ha dovuto rinunciare a raggiungere Washington in treno dalla sua Wilmington, per rievocare i suoi 36 anni vissuti da senatore-pendolare.
Dopo il giuramento si recherà nello storico cimitero di Arlington per deporre una corona di fiori sulla tomba del milite ignoto, affiancato dalla prima vicepresidente donna della storia degli Stati Uniti, Kamala Harris, e da tre ex presidenti e tre ex first lady: Bill e Hillary Clinton, George e Barbara Bush, Barack e Michelle Obama. In formato virtuale l'iconica parata lungo Pennsylvania Avenue e il suggestivo Inauguration Ball alla Casa Bianca.
Intanto il presidente eletto passa il weekend preparando l'atteso discorso di insediamento che pronuncerà dopo aver giurato sulla Bibbia con l'iconica formula di 35 parole, esattamente a mezzogiorno.
Le sue parole saranno ispirate al concetto di «America United», con cui cercherà più che mai di toccare le corde di un Paese diviso e ferito, lanciando un forte appello alla riconciliazione ed enfatizzando la necessità di ripristinare la fiducia reciproca e nelle istituzioni.
Trump lascerà la Casa Bianca solo il 20 gennaio
Ben diverso l'ultimo fine settimana da presidente di Donald Trump, il primo presidente in 150 anni a non partecipare all'Inauguration Day. Ci sarà invece il vicepresidente uscente Mike Pence. Isolato, rancoroso, The Donald resta ancora rinchiuso in quella Casa Bianca che, come estremo dispetto, lascerà solamente la mattina del 20 gennaio.
Ore prima del giuramento di Biden l'elicottero presidenziale lo condurrà alla base di Andrews per l'ultimo volo sull'Air Force One, quello che lo porterà nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, dove si trasferirà con la moglie Melania dopo aver ripudiato per motivi fiscali la sua New York.
A salutarlo alla base di Andrews dovrebbero esserci solamente una banda militare e 21 salve di cannone. Un'uscita di scena non teatrale, dunque, salvo sorprese dell'ultim'ora.
Trump medita vendette
Sulla scrivania dello Studio Ovale in queste ore l'elenco dei possibili provvedimenti di grazia che Trump potrebbe firmare negli ultimi giorni.
Tra le sue mani anche la lista dei «traditori», quelli che non lo hanno più seguito nel suo folle intento di ribaltare l'esito delle elezioni. Medita vendetta The Donald, mentre nelle prossime settimane tra i repubblicani si aprirà la definitiva resa dei conti tra chi ancora vorrebbe seguirlo e chi invece guarda all'impeachment e pensa sia l'ora di riappropriarsi del partito dopo quattro anni di eccessi.
Crolla la popolarità Trump, mai così bassa da 4 anni
Donald Trump lascerà l'incarico mercoledì 20 gennaio con il più basso indice di gradimento della sua presidenza.
Secondo l'ultimo sondaggio del Pew Research Center infatti il Tycoon raccoglierebbe solo il sostegno del 29% delle persone interpellate. Nei quattro anni alla Casa Bianca l'indice si è sempre attestato tra il 35% e il 45%.
Il crollo finale nella popolarità di Trump è dovuto ai fatti del 6 gennaio, con l'assalto dei suoi sostenitori al palazzo del Congresso.
Secondo un altro sondaggio di Ssrs condotto per la Cnn, il 54% degli statunitensi afferma che il presidente uscente dovrebbe essere rimosso dal suo incarico prima della fine del mandato il 20 gennaio.
Biden batte Trump per popolarità
Joe Biden entrerà alla Casa Bianca col favore del 49% degli americani, convinti che farà la cosa giusta per il futuro del Paese. E' quanto emerge da un sondaggio di Washington Post/Abc.
L'indice di gradimento del presidente eletto è superiore al 38% con cui fu accolto Donald Trump quattro anni fa ma ben distante dal 61% che fu tributato a Barack Obama alla vigilia dell'Inauguration Day del 2009.
Il 67% degli intervistati ha quindi promosso il modo in cui Biden ha gestito la difficile transizione, contro il 40% di Trump nel 2017. Anche qui però si è lontani dall'80% di Obama nel 2009, dal 72% di George W.Bush nel 2001 e dall'81% di Bill Clinton nel 1993.
Sei statunitensi su dieci, infine, pensano che Biden sia stato eletto legittimamente, anche se sette repubblicani su dieci continuano a pensare il contrario.