Covid-19 Francia: contagi in calo, effetto dell'anticipo del coprifuoco 

SDA

19.1.2021 - 10:09

Il ministro della Salute francese Olivier Véran.
Il ministro della Salute francese Olivier Véran.
Keystone

Gli effetti positivi del coprifuoco anticipato alle 18 sui contagi in Francia cominciano a farsi sentire, ha detto questa mattina il ministro della Salute, Olivier Véran.

Nei 15 dipartimenti in cui l'anticipo dalle 20 alle 18 è operativo dal 2 gennaio – ha detto Véran ai microfoni di France Inter – il numero dei nuovi contagi quotidiani è diminuito del 16%.

«È stata una scelta difficile – ha aggiunto – ma necessaria poiché gli effetti tendono a farsi sentire». Per il ministro, il calo «non farà arretrare l'epidemia in tempi brevi ma consentirà di stabilizzarla».

A livello nazionale, invece, ha ammesso Véran, bisogna aspettare ancora un po' perché si manifesti l'effetto del coprifuoco, decretato la settimana scorsa e operativo da sabato sera. In ogni caso, «la circolazione del virus resta preoccupante».

Dal canto suo, il ministro dell'Educazione, Jean-Michel Blanquer, ha detto questa mattina che non c'è al momento «alcuna esplosione dei contagi» di coronavirus nella scuola e che sembra ci sia una stabilizzazione «su un plateau alto».

«Una trentina di scuole e un centinaio di classi», ha detto Blanquer ai microfoni di France Info, sono attualmente chiuse, e «questo numero rischia di aumentare un po' nei prossimi giorni», ma «non siamo in una situazione di esplosione dei contagi». Secondo il ministro si osserva attualmente «la stessa curva» di contagio che c'era dopo le vacanze di Ognissanti ad inizio novembre. Al momento «non è in discussione una chiusura delle scuole. Certamente, io sono pragmatico – ha aggiunto – ma sarebbe l'ultima cosa da chiudere» nel caso di un aggravamento della situazione.

Il ministro ha ammesso che a causa della variante inglese, più contagiosa, si rischia la chiusura di un maggior numero di scuole e classi in quanto la decisione di chiudere da parte delle autorità sanitarie potrà essere adottata in presenza di un solo caso individuato e non di tre casi, come è stato finora.

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