Pandemia Covid: GB, probabile vaccino dopo Natale

ATS

18.10.2020 - 12:23

Laboratori di AstraZeneca dove si produce il vaccino contro il nuovo coronavirus.
Laboratori di AstraZeneca dove si produce il vaccino contro il nuovo coronavirus.
Source: KEYSTONE/EPA AAP/DAN HIMBRECHTS

Il sistema sanitario britannico si starebbe preparando a introdurre un vaccino contro il coronavirus subito dopo Natale.

E' quanto riferisce il Sunday Times, che riporta dichiarazioni di Jonathan Van-Tam, vice chief medical officer dell'ente sanitario nazionale britannico.

Van-Tam ha dichiarato ai parlamentari la scorsa settimana che la fase tre di sperimentazione del vaccino messo a punto dall'Università di Oxford e prodotto da AstraZeneca significa che una distribuzione di massa è all'orizzonte già a dicembre.

Il 16 di ottobre scorso, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha reso noto di aver firmato un nuovo contratto per un vaccino contro il Covid-19 prodotto dall'azienda britannica AstraZeneca per la fornitura di un massimo di 5,3 milioni di dosi.

La popolazione avrà accesso a un ulteriore vaccino anti-coronavirus, sempre che questo superi la fase dei test clinici e venga approvato da Swissmedic. AstraZeneca ha già presentato una domanda di omologazione a inizio ottobre.

Alla base del contratto vi è l'accordo tra la Commissione europea e la società sulla fornitura di 400 milioni di dosi per l'Europa, che potranno essere richieste dai singoli Stati. Per i Paesi dello Spazio economico europeo (SEE) e dell'Associazione europea di libero scambio (AELS) che non sono membri dell'Ue sarà la Svezia a ordinare il vaccino, rivendendolo poi senza alcun profitto.

Il gruppo britannico ha sviluppato il vaccino AZD1222 in collaborazione con l'Università di Oxford e la sua affiliata Vaccitech. Si tratta di un vaccino vettoriale (adenovirus) che esprime la proteina di superficie del coronavirus. Esso prepara il sistema immunitario ad aggredire il virus SARS-CoV-2 se questo infettasse l'organismo.

In agosto la Svizzera aveva stretto un'intesa per la fornitura di 4,5 milioni di dosi del futuro vaccino con l'azienda statunitense di biotecnologia Moderna Therapeutics, che collabora con l'elvetica Lonza.

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