Circa 25'000 insegnanti e docenti delle scuole elementari e medie in Croazia sono da oggi in sciopero per chiedere un aumento immediato e sostanziale dei loro stipendi, che il governo ha rifiutato proponendo invece una crescita minore e progressiva.
Dopo settimane di negoziati, ieri i sindacati dei dipendenti nell'istruzione pubblica hanno rifiutato la proposta del governo di un aumento dei salari del due per cento subito e di un ulteriore due percento dall'anno prossimo, insistendo su un incremento del sei per cento immediato.
Secondo i leader sindacali gli insegnanti in Croazia sono sensibilmente sottopagati rispetto al resto dei dipendenti pubblici con una laurea. Per questo oggi si sciopera in tutti gli istituti scolastici del Paese, con un'aderenza tra il 75 e l'80% degli insegnanti. Da domani si continuerà a scioperare ad oltranza, ma in modo circolare, con interruzioni del lavoro giornaliere in parte delle varie regioni.
Per il premier conservatore Andrej Plenkovic «non c'era nessuna ragione razionale» per questo sciopero dato che il governo ha fatto una proposta di compromesso, tenendo conto delle risorse e spese dei conti pubblici.
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