Tensioni Deputati USA a Taiwan, che promettono: «Armi in arrivo». Scatta l'ira di Pechino

SDA

27.5.2024 - 20:14

Il presidente di Taiwan William Lai (con il suo nuovo cappello da cowboy) assieme al deputato degli Stati Uniti Michael McCaul durante il loro incontro a Taipei.
Il presidente di Taiwan William Lai (con il suo nuovo cappello da cowboy) assieme al deputato degli Stati Uniti Michael McCaul durante il loro incontro a Taipei.
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Una delegazione del Congresso degli Stati Uniti sbarca a Taipei per esprimere «il pieno sostegno» americano a Taiwan e promette l'arrivo a breve delle armi per scoraggiare l'aggressività della Cina, emersa anche nell' «operazione punitiva» delle manovre militari della scorsa settimana a circondare e a simulare la presa del controllo dell'isola. Una missione accolta dal dispiegamento di mezzi militari cinesi attorno a Taiwan e dalla prevedibile ira di Pechino.

27.5.2024 - 20:14

«Non siamo qui come repubblicani o democratici, ma come americani», ha esordito Michael McCaul, deputato a capo dell'influente commissione per gli Affari esteri della Camera, incontrando a Taipei il neo presidente William Lai, considerato da Pechino un «pericolo separatista».

Inevitabile la reazione della Cina che ha presentato «severe rimostranze» e chiarito che «adotterà le misure necessarie» per difendere la sovranità e l'integrità territoriale dopo «la visita nella regione di Taiwan e le dichiarazioni» del deputato Usa.

«Tutto ciò viola il principio della 'Unica Cina' e i tre comunicati congiunti sino-americani, mina gli impegni politici del governo Usa di mantenere solo relazioni non ufficiali con l'isola e invia il segnale sbagliato alle forze separatiste dell'indipendenza di Taiwan – ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning -.

La Cina si oppone con forza ai legami militari tra gli Stati Uniti e l'isola di Taiwan, si oppone al suo riarmo e sollecita i parlamentari Usa interessati a smettere di giocare la carta di Taiwan» per non indebolire le relazioni sino-americane con conseguenti ripercussioni su «pace e stabilità nello Stretto».

Armi in arrivo «per potenziare le capacità di deterrenza»

Ma, a dispetto dell'irritazione di Pechino, buona parte delle dichiarazioni di McCaul, sotto sanzioni cinesi dal 2023 dopo la visita a Taiwan e l'incontro con l'allora presidente Tsai Ing-wen, sono state dedicate alle armi ordinate, ora «finalmente in arrivo per potenziare le capacità di deterrenza.

Che si tratti di Putin in Russia, dell'Ayatollah in Iran o del presidente Xi accanto a noi in Cina, un'alleanza empia sta erodendo la pace nel mondo», ha detto il deputato, alla guida della delegazione bipartisan giunta domenica a Taipei, la prima del Congresso dall'insediamento di Lai il 20 maggio.

«Era dai tempi della Seconda guerra mondiale che non vedevamo una violenza così palese e un'aggressività così palese», ha detto il politico texano che ha regalato a Lai un cappello da cow boy.

Tuttavia, Taipei negli ultimi due anni si è lamentata dei ritardi nelle consegne di armi statunitensi, come i missili antiaerei Stinger, prodotti in via prioritaria per l'Ucraina contro l'invasione della Russia.

Lai ringrazia la delegazione per il sostegno

Lai, da parte sua, ha ringraziato la delegazione per il sostegno, dicendo di sperare che il Congresso «continui ad assistere Taiwan nel rafforzare le capacità di autodifesa. Migliorerò le riforme e rafforzerò la sicurezza nazionale, mostrando al mondo la determinazione del popolo taiwanese nel difendere la sua patria».

Intanto, il ministero della Difesa di Taiwan ha rilevato nelle 24 ore alle 6 locali (mezzanotte in Svizzera) un'impennata di 21 aerei e 11 navi da guerra cinesi intorno all'isola, nonché 4 unità della guardia costiera.

Un monito di Pechino dopo l'arrivo a Taipei della delegazione bipartisan americana.

SDA