«Lascio il Movimento 5 Stelle, da mercoledì non sarà più la prima forza in Parlamento». Lo ha detto martedì sera nel corso di una conferenza stampa il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, parlando di «scelta sofferta che mai avrei immaginato di dover fare».
21.06.2022, 22:10
22.06.2022, 07:57
SDA
«Dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare della storia, con l'Ucraina aggredita o la Russia aggressore. Le posizioni di alcuni dirigenti del M5s hanno rischiato di indebolire il nostro Paese», ha affermato Di Maio, incontrando la stampa all'Hotel Bernini di Roma.
«In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un'operazione verità, partendo proprio dall'ambiguità in politica estera del M5s. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa», ha aggiunto.
«Ci mettiamo in cammino»
Secondo Di Maio, «nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale, ci mettiamo in cammino. Partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un'onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l'odio, populismo, sovrani ed estremismi».
«Faccio parte del governo e credo che l'operato di Draghi sia un orgoglio e continueremo a sostenerlo con lealtà e impegno», ha poi puntualizzato.
Stando a quanto riferito in precedenza dall'agenzia Ansa, che ha citato deputati e senatori coinvolti nell'operazione, oltre 60 parlamentari italiani hanno lasciato il Movimento 5 Stelle e si sono iscritti al nuovo gruppo di Di Maio, che si dovrebbe chiamare «Insieme per il futuro».